C’è anche la divisione deputata allo sviluppo del metaverso tra i corposi tagli che Disney metterà in pratica nelle prossime settimane, per un totale di ben 7000 posti di lavoro eliminati dalla società statunitense. Un duro colpo al morale delle tante realtà che stanno investendo miliardi in questo segmento che ancora stenta a decollare, con Meta in testa. Il laboratorio di Disney era stato peraltro inaugurato da poco tempo e contava su circa 50 dipendenti a seguire un progetto che era tra le priorità dell’ex-numero uno Bob Chapek, ma che evidentemente è stato ritenuto un ramo secco da potare il prima possibile.
L’ex amministratore delegato aveva presentato il progetto del metaverso come la nuova generazione della narrazione e della costruzione delle esperienze per gli appassionati dell’universo Disney e delle sue tante proprietà rilevate negli anni, da Pixar a Marvel. Non è ancora chiaro quali sarebbero stati i frutti del lavoro di sviluppo, ma è più che preventivabile che le mire originarie si orientavano verso la costruzione di un mondo virtuale accessibile con gli appositi visori, per accedere a contenuti multimediali, eventi e anche per giocare in modo immersivo, magari a titoli basati su grandi successi come Disney Dreamlight Valley (foto su).
Inoltre, la realtà virtuale avrebbe dovuto trovare anche applicazione concreta nei tanti parchi divertimento sparsi per il mondo. Niente di tutto questo troverà spazio, almeno non nei prossimi anni: i 50 dipendenti si uniranno agli altri 7000 che dovranno trovare una nuova occupazione. E la nuova occupazione con grande probabilità non sarà così facilmente legata a progetti simili, visto quanto Meta sta perdendo ogni mese per investire sul metaverso e visti gli altri progetti destinati a essere chiusi come per esempio AltspaceVR di Microsoft oppure quelli promossi dal colosso cinese Tencent. Uno dei metaversi più attesi del resto è quello di Apple che dovrebbe accompagnare il visore atteso a breve, ma anche questo progetto sta riscontrando molte criticità e creando dissensi interni.
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di Diego Barbera www.wired.it 2023-03-28 17:23:07 ,