FOGGIA — Umiliato, costretto a inginocchiarsi, preso a schiaffi davanti ai compagni, che anziché difenderlo osservano curiosi, mentre qualcuno filma la scena con un telefonino. E la vittima di questa pubblica gogna messa in atto con un metodo che ricorda quello mafioso non è un pregiudicato, o comunque un adulto.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-08-10 23:00:00 ,bari.repubblica.it