ROMA — Il saluto commosso di Alfredo Trentalange al Consiglio federale non chiude il caso D’Onofrio. Le dimissioni del presidente degli arbitri sono la conseguenza politica dello scandalo che ha travolto il Procuratore arbitrale, arrestato per traffico di stupefacenti. Una figura che continua a stupire, visto che su di lui Proseguono a emergere novità.
D’Onofrio, tre riunioni a Roma senza autorizzazione del Tribunale: c’era o no?
Ciò che ha costretto Trentalange alle dimissioni è, soprattutto, il mancato controllo.