Nei 5 giorni di lavoro l’ho utilizzato soprattutto la sera per guardare qualche film oppure seguire una partita in streaming, il display da 6,78″ e 120 Hz offre una buona sponda per il gioco anche grazie alla combinazione col chip Mediatek Dimensity 7300 da 4 nanometri – una primizia il segmento rugged – e anche grazie alle memorie veloci di ram e archiviazione, rispettivamente da 16 e 512 GB. Certo, non è come un gaming phone puro però si può difendere bene e non si surriscalda oltremisura. Quando c’è disponibilità, V40 Pro può anche connettersi alle reti 5G, ma purtroppo non c’è compatibilità per installare eSim. A proposito di schermo, la visibilità è sempre garantita anche con pieno sole contro e in confezione c’è anche un vetro protettivo pronto da applicare.
Batteria infinita e veloce da ricaricare
Considerando un uso moderato durante il giorno e più intensivo la sera, la batteria ha retto molto bene: ci sono voluti quasi tre giorni prima di arrivare allo 0%. Tuttavia, grazie alla ricarica veloce da 33 watt è consigliabile adottare la strategia di rabbocchi saltuari più che una ricarica lunga, che in questo caso avrebbe poco senso. Lato software, Doogee OS 4.0 è basato su Android 14 e mette a disposizione un’interfaccia pulita e gradevole con utilità come bussola, livella, fonometro e goniometro oltre a simulare una pseudo Dynamic Island per le notifiche sulla parte alta del display. In generale, questo smartphone svolge onestamente il lavoro per il quale è stato progettato anche grazie a un rapporto qualità prezzo molto interessante. Si trova infatti a 659 euro.
Leggi tutto su www.wired.it
di Diego Barbera www.wired.it 2024-12-30 10:22:00 ,