Dopo 27 anni la Procura di Genova riapre il caso del “delitto del trapano”, un femminicidio – allora non si chiamava ancora così – di un’infermiera di 42 anni, Maria Luigia Borrelli, avvenuto nel basso in cui si prostituiva il 5 settembre 1965, in vico Indoratori, nel cuore del centro storico della città. La donna fu massacrata con un trapano, lasciato nell’appartamento da un operaio che svolgeva in quei giorni alcuni lavori.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-01-21 15:10:43 ,genova.repubblica.it