AGI – Gli Stati Uniti riaprono le frontiere terrestri e aeree ai passeggeri che hanno completato il ciclo vaccinale per il Covid-19, ponendo cosi’ fine alla chiusura decretata nel marzo 2020. Si conclude cosi’ la lunga attesa di regioni come l’Europa, visibilmente infastidita dall’attesa di un provvedimento di reciprocità da parte di Washington da quando l’Unione Europea ha aperto le sue porte agli americani vaccinati all’inizio dell’estate.
Le restrizioni ai viaggi, introdotte dall’ex presidente Donald Trump, sono state mantenute dall’attuale presidente, Joe Biden. Da oggi, ha reso noto la Casa Bianca, gli stranieri che vogliono entrare negli Stati Uniti per visite considerate non essenziali, come il turismo o la maggior parte delle riunioni familiari, potranno farlo sia in aereo che attraverso i confini terrestri di Messico e Canada. Potranno accedere agli Usa anche i viaggiatori stranieri vaccinati che giungono da Paesi fino a oggi soggetti a restrizioni di viaggio a causa della pandemia, un elenco che comprendeva anche i 26 stati europei dell’area Schengen, oltre a Regno Unito, Irlanda, Brasile, Cina, Iran, Sud Africa e India.
Il dipartimento della Sicurezza Nazionale ha già avvertito di prevedere che “a causa del maggior volume di viaggiatori, i tempi di attesa alla dogana saranno prolungati” quindi raccomanda di avere i documenti a portata di mano e di mostrare “pazienza”, come indicato in un comunicato diffuso la scorsa settimana.
L’apertura delle frontiere arriva poco dopo che gli Stati Uniti hanno raggiunto un tasso di immunizzazione pari al 70% della cittadinanza adulta. Gli Usa stanno già somministrando dosi di richiamo agli over 65 e hanno iniziato la scorsa settimana l’immunizzazione di bambini e bambine tra i 5 e gli 11 anni. Gli Stati Uniti accetteranno tutti i vaccini che sono stati autorizzati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), compreso quello di AstraZeneca.
I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) considerano una persona “completamente vaccinata” se sono trascorsi 14 giorni da quando ha ricevuto un vaccino a dose singola o da quando ha ricevuto il secondo di un vaccino a due dosi. Per ora, l’Oms non ha autorizzato alcuni dei vaccini che vengono somministrati in America Latina, come il russo Sputnik V e il cinese CanSino.
Oltre alla prova dell’immunizzazione, i passeggeri internazionali dovranno presentare un test Covid negativo effettuato tre giorni prima della partenza. I bambini di età compresa tra 2 e 17 anni non dovranno essere vaccinati per entrare negli Stati Uniti ma dovranno presentare un test negativo. I bambini sotto i 2 anni, invece, sono esenti sia dal vaccino che dal test.
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Agi , 2021-11-08 10:12:33
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