Due droni sono esplosi sopra al Cremlino, residenza del presidente della Federazione russa Vladimir Putin e di vari organi istituzionali nel pieno centro di Mosca, nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2023. Entrambi i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dai sistemi antiaerei posizionati a difesa del complesso monumentale, prima di poter colpire direttamente gli edifici, ma all’interno delle mura della cittadella.
Il portavoce del leader russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha denunciato l’azione come un attentato dell’Ucraina alla vita del presidente, minacciando rappresaglie, ma non ci sono ancora prove a sostegno di questa tesi e Putin non si trovava nel Cremlino al momento in cui è avvenuto l’attacco.
La ricorrenza
Le autorità ucraine non hanno ancora commentato la vicenda né le dichiarazioni di Peskov. Nessun comunicato ufficiale o tramite i social è arrivato dal presidente ucraino Volodymyr Zelesky, che attualmente si trova in visita ufficiale in Finlandia.
“Consideriamo queste azioni come un atto terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente, compiuto alla vigilia del Giorno della vittoria, la parata del 9 maggio alla quale è prevista anche la presenza di ospiti stranieri”, ha detto in un comunicato il servizio stampa del Cremlino.
Il 9 maggio è la giornata in cui la Russia festeggia la vittoria contro la Germania nazista nel 1945 e viene solitamente festeggiata con una parata militare che sfila proprio davanti al Cremlino, ma quest’anno le autorità hanno previsto una cerimonia sotto tono, avendo la gran parte delle forze armate impegnate nell’invasione dell’Ucraina.
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I video
L’attacco è stato testimoniato da diversi video pubblicati sui social da gruppi di residenti di un quartiere che si affaccia sul complesso monumentale, dall’altro lato del fiume Moskva, che attraversa la città. Nei filmati si vede chiaramente uno dei due droni oltrepassare le mura della cittadella e poi esplodere, colpito dall’antiaerea, e cadere su una cupola del complesso, mentre due persone la stava scalando per motivi ancora ignoti. Il servizio stampa del Cremlino ha dichiarato che non ci sono state vittime né danni materiali.
La vicenda è solo l’ultima di una serie di sabotaggi, deragliamenti ferroviari e altre azioni compiute all’interno dei confini della Russia negli ultimi giorni. Sequenza di eventi che fanno pensare a qualcosa di diverso da cellule ucraine in azione o attacchi provenienti direttamente dall’Ucraina, vista l’impossibilità di raggiungere Mosca dai confini ucraini con droni di piccole dimensioni come quelli usati per l’ultimo attacco.
Piuttosto, sembra si stia concretizzando una sorta di opposizione clandestina all’interno della stessa Russia, presumibilmente composta da residenti intenzionati a sabotare e contrastare lo sforzo bellico. Inoltre, l’ultima azione, dimostra una certa vulnerabilità di Mosca a questo tipo di azioni, sempre che, e questa è un’altra ipotesi da non scartare, non si tratti di una provocazione organizzata dalla stessa Russia per giustificare un’ulteriore escalation del conflitto.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-05-03 14:23:11 ,