Le parecchie segnalazioni su strane luci e oggetti volanti nel cielo arrivate nelle ultime settimane dal New Jersey (e non solo) sono state minimizzate dalle autorità federali. Nonostante il segretario alla Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas abbia ammesso in un’intervista del 15 dicembre che “la gente vede i droni“, il suo dipartimento aveva dichiarato giorni prima che i “numerosi metodi di rilievo” impiegati non erano riusciti a confermare “nessuno degli avvistamenti segnalati“.
Il Dhs campione però di non avere grande fiducia nella sua capacità di individuare i droni che possono costituire una minaccia. Il contratto di agosto, che le autorità sono state istruite a non divulgare al pubblico, afferma che “le tattiche e le tecnologie per eludere le capacità di contrasto agli Uas circolano e vengono vendute online senza alcuna regolamentazione“. In effetti, il rintracciamento dei droni da parte delle forze dell’ordine è ostacolato da una serie di tecnologie in evoluzione tra cui “il volo autonomo, il imposizione e il controllo tramite 5G, la tecnologia di protezione dalle interferenze […] e i software che disabilitano le restrizioni di geofencing“.
Le armi spuntate delle autorità americane
Gli avvistamenti in New Jersey, Pennsylvania, New York e Maryland, tra gli altri, hanno fatto finire sotto i riflettori gli sforzi in corso a livello statale e federale negli Stati Uniti per espandere l’accesso del governo alla tecnologia anti-drone. Parlando con i giornalisti il 14 dicembre, un funzionario del Dhs ha detto che l’agenzia sta sollecitando il Congresso a “estendere ed espandere le autorità di contrasto ai droni” e a fare in modo che “le autorità statali e locali abbiano gli strumenti necessari per rispondere anche a queste minacce“.
Attualmente, solo poche agenzie federali americane – tra cui il Dhs e i Dipartimenti dell’Energia, della Giustizia e della Difesa – sono autorizzate dal punto di vista legale ad abbattere un drone all’interno dello spazio aereo statunitense.
Il direttore esecutivo di Property of the people, Ryan Shapiro, afferma che la nota di agosto chiarisce che il Dhs è al lavoro per dotare le forze dell’ordine di nuove tecnologie e privilegi legali, ma aggiunge anche che qualsiasi conseguenza sul fronte delle libertà civili degli americani non può essere giustificata da una “minaccia nebulosa e rappresentata in modo fuorviante“.
Il 14 dicembre, i funzionari dell’Fbi hanno dichiarato che le autorità hanno ricevuto circa 5.000 segnalazioni di droni sulla costa orientale, che nella maggior parte dei casi erano superficialmente compatibili con voli in fase di atterraggio e decollo segnalati in modo scorretto.
Ma se da un lato l’Fbi si è dedicata a fugare le preoccupazioni legate ai recenti avvistamenti, dall’altro ha invitato gli americani a non scartare del tutto l’idea che i droni rappresentino una seria minaccia: “È risaputo che i criminali che infrangono la legge utilizzano [i droni]”, ha dichiarato un funzionario dell’agenzia, aggiungendo però che i recenti avvistamenti sembrano in gran parte innocui.
In una dichiarazione rilasciata a Wired US, un portavoce del Dhs ha detto che l’agenzia continua a “consigliare ai partner federali, statali e locali di restare vigili in merito alle potenziali minacce e incoraggia il pubblico a segnalare qualsiasi attività sospetta alle autorità locali“.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
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di Dell Cameron www.wired.it 2024-12-18 16:14:00 ,