Le sorelle Harkonnen si dimostrano inesorabili e spietate nel tentativo di ristabilire la reputazione offuscata della famiglia, mentre addestrano le giovani e malleabili accolite della sorellanza a diventare figure chiavi influenti nell’Imperium. Intorno a loro gravitano un regnante insicuro che influenzabile (dalla sua Bene Gesserit e dalla moglie Natalya) e soprattutto Desmond Hart, un impossibile incrocio tra un legionario disertore, un messia mistico folle e un diabolico consigliere rasputiniano, auspicabilmente il personaggio più intrigante dello show anche grazie all’allucinata interpretazione di Fimmel (che già ha interpreto una figura simile in Raised by Wolves). Tutti appaiono strumentali alla cronaca della millenaria faida tra il clan Harkonnen e quello Atreides, scandita da intrighi da telenovela. Tuttavia, è nel vero nucleo tematico che lo show si fa interessante, esplorando il potere dell’ambizione e della vendetta intrecciato a quello di religione e politica.
Dune: Prophecy offre un ritratto sinistro e pessimista delle forze corruttrici del potere di coloro che mirano a controllarne la traiettoria. Maniacalmente introspettivo, scruta l’ombra fitta delle menti e delle anime delle due sorelle, in particolare di una Valya dura e sicura di sé che lascia intravedere la paura e il dubbio negli occhi solo per microsecondi. A volte la narrazione si arena lasciandosi trasportare da dialoghi prolungati, ma basta la presenza autoritaria e intimidatrice della Watson per riaccendere il ritmo e la tensione; una tensione che si trasforma, a tratti, in un inquietante senso di incombenza di fallimento e tragedia. Abbiamo potuto vedere solo quattro episodi e non sappiamo se i due restanti riusciranno a dare compiutezza al vasto arazzo di temi, trame e personaggi. Ci appare improbabile che riesca a soddisfarli tutti. Dune: Prophecy ha potenziale ma è esorbitante appesantita dall’abbondanza. Una cosa è certa: stravolge il detto “dietro a ogni grande uomo c’è una grande sposa” in modi inimmaginabili.
Leggi tutto su www.wired.it
di Lorenza Negri www.wired.it 2024-11-18 13:05:00 ,