È il giorno del Pride a Roma, Torino, Catania e Bergamo. Nella Capitale la madrina è Annalisa: alla parata anche Schlein

È il giorno del Pride a Roma, Torino, Catania e Bergamo. Nella Capitale la madrina è Annalisa: alla parata anche Schlein


Migliaia di persone alla parata del 30esimo Roma Pride. Centinaia le bandiere arcobaleno e gli abiti colorati che affollano le strade. Quaranta i carri che sfilano attraverso le arterie della Capitale per raggiungere le Terme di Caracalla. Madrina quest’anno è la cantante Annalisa, il cui brano “Sinceramente” è stato scelto come inno della manifestazione. Lo slogan di quest’anno è “30 anni di orgoglio“. A sfilare anche la segretaria del Pd Elly Schlein, come la deputata dem Laura Boldrini e il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

Oltre alla Capitale altre quattro città, tra oggi e domani, saranno attraversate dai cortei dell’onda pride, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone Lgbtqi+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. Corteo anche a Torino, con partenza in via Principe Eugenio, in Sicilia con il Catania Pride e, dall’altra parte della penisola, in Lombardia, sfila il Bergamo Pride. È in programma domenica, invece, il corteo del Verona Pride, con partenza alle 15,30 da piazzetta Santa Toscana.

“La nostra Onda sfila nel fine settimana dei potenti riuniti nel G7 in Puglia a discutere delle vite di milioni di noi – dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – Un incontro con una lista lunga di argomenti, dalle guerre all’economia, ma che ridimensiona e smussa, per volontà esplicita dell’Italia, i temi delle donne e delle persone Lgbtqi+. Eccoci allora, presidente Meloni: ecco le persone che lei vorrebbe cancellare con un tratto di penna. Ci vedrete nelle strade a raccontare un Paese in lotta, bello e orgoglioso”. “Un Paese diverso dai picchiatori che i capi di Stato hanno visto al loro arrivo nel nostro parlamento. Tutti suoi fedeli alleati. Il Paese che invece oggi sfila nelle strade è un Paese che lei non vuole ma soprattutto non può rappresentare, lei che col suo governo ha sferrato una guerra infame ai bambini e alle bambine delle famiglie arcobaleno e agli adolescenti con varianza di genere – conclude Piazzoni – Il rosa del suo abito con cancella il nero delle sue politiche, presidente Meloni. Rieccoci qui, nonostante il suo mercato al ribasso. Intanto si goda la nostra presa di parola“.

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di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2024-06-15 14:49:52 ,

Previous pugni e calci per un’auto fuori dal cancello

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