Shark 2 – L’abisso (in originale Meg 2: The Trench) è riuscito sorprendentemente a superare Oppenheimer al botteghino nello scorso fine settimana. Il sequel dell’action-horror incentrato sugli attacchi assassini di un pescecane preistorico ai danni del protagonista Jason Statham sta insidiando le vendite dei biglietti del biopic dedicato alla figura del fisico J. Robert Oppenheimer – il padre della bomba atomica – e al progetto Manhattan. Il capitolo precedente Shark – Il primo squalo, adattamento del romanzo Meg – Minaccia dagli abissi di Steve Alten uscito nel 2018, era già stato un successo commerciale, con incassi superiori ai 530,2 milioni di dollari in tutto il mondo; nessuno però aveva previsto che, oltre a Barbie, ci sarebbe stato un altro avversario ancora più pericoloso a ostacolare la popolarità della pellicola di Christopher Nolan .
Negli Usa, la commedia live-action sulle bambole della Mattel è uscita in contemporanea con Oppenheimer, scatenando il famigerato fenomeno noto come “Barbenheimer”, ovvero uno scontro tra titani cinematografici che si è trasformato anche in una sfida per quei cinefili che hanno deciso di vedere nello stesso giorno entrambi i film. Accompagnato da critiche tutt’altro che stellari, l’horror estivo Shark 2 – L’abisso, prodotto da Warner come Barbie, si conferma un inaspettato e cospicuo trionfo per la abitazione di distribuzione, dopo essere riuscito a a scalzare Oppenheimer dal secondo posto delle classifiche – ancora dominate dall’osannata pellicola di Greta Gerwig – a pochi giorni dalla sua uscita (avvenuta il 3 in Italia e il 4 negli Stati Uniti). Negli Usa il sequel ha incassato trenta milioni di dollari, contro i 28,7 milioni Oppenheimer, che occupa ora il terzo posto in graduatoria.
Il bilancio mondiale del sequel è ancora più impressionante, con 142 milioni di dollari. Sebbene il film abbia raccolto in patria nel primo weekend meno dei 45,4 milioni di dollari del suo predecessore, il segreto del successo di Shark 2 – L’abisso risiede nel suo pubblico internazionale. Nonostante alcune recensioni poco lusinghiere e un tour stampa interrotto a causa dello sciopero degli attori, l’incasso internazionale ha già superato i 101,5 milioni di dollari del primo film, attestandosi come la sorpresa estiva di un panorama cinematografico molto affollato.
Leggi tutto su www.wired.it
di Lorenza Negri www.wired.it 2023-08-07 08:53:58 ,