È morta Rosetta Cutolo, la sorella di Raffaele, il boss della Nuova Camorra Organizzata

Rosetta Cutolo è morta in clinica ad Ottaviano, suo paese natale, dove era ricoverata da alcuni giorni. La donna, 86 anni, all’anagrafe Domenica Rosa Cutolo, era la sorella di Raffaele Cutolo (deceduto nel febbraio 2021), boss della Nuova Camorra Riformata, il cartello camorrista che negli anni ’80 fu protagonista della sanguinosa faida con la Nuova Famiglia; secondo gli inquirenti Rosetta Cutolo aveva a lungo tenuto le redini del clan fondato dal fratello, facendo da riferimento anche sul territorio durante la detenzione di Raffaele Cutolo.

I funerali si terranno domani mattina, 15 ottobre, alle 10.30 nella chiesa di San Michele ad Ottaviano. Nel 2019 per Fanpage.it Sandro Ruotolo intervistò Rosetta Cutolo a Ottaviano: dopo oltre 30 anni di silenzio Rosetta Cutolo, sorella del “Professore”, raccontò: “I politici da mio fratello avevano campo libero“.

Raffaele Cutolo

L’arresto per camorra dopo 12 anni di latitanza

Da Ottaviano Rosetta Cutolo non si era mai spostata, se non per gli arresti. Coinvolta nelle diverse inchieste giudiziarie sulla Nuova Camorra Organizzata, era diventata latitante nel settembre 1981, dopo essere sfuggita a un blitz delle forze dell’ordine contro il cartello criminale. Fu arrestata soltanto nel 1993, quando si costituì per scontare una condanna a 9 anni e 7 mesi di reclusione per associazione mafiosa; dopo 6 anni venne scarcerata per buona condotta e tornò ad Ottaviano.

Il personaggio del film “Il camorrista” ispirato a Rosetta Cutolo

Nel film “Il Camorrista” di Giuseppe Tornatore, uscito nelle sale nel 1986, uno dei personaggi principali rappresenta Rosetta Cutolo (interpretato dall’attrice spagnola Laura Del Sol). La pellicola, ispirata alla vita di Raffaele Cutolo e tratta dal libro di Joe Marrazzo (l’ultimo ad intervistare la sorella del “Professore” prima di Ruotolo), racconta in maniera romanzata l’ascesa del boss, i rapporti con le Brigate Rosse e la trattativa per la liberazione dell’assessore Vincenzo Casillo (nel film “Ciro Cirillo), fino allo smantellamento del cartello criminale e alla reclusione in carcere, dal quale non sarebbe uscito mai più.

Contemporaneamente al film venne girata anche una serie in cinque puntate destinata alla televisione ma mai andata in onda; la rielaborazione prodotta in collaborazione da Titanus Production e RTI verrà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il 26 ottobre 2023. Il restauro è stato curato dallo stesso Tornatore.