Si chiama HiveX la piattaforma posizionata a ridosso della centrale idroelettrica di Voltabarozzo sul fiume Bacchiglione vicino a Padova: è un prototipo che sfrutta le correnti per convogliare e raccogliere i rifiuti presenti nei fiumi prima che arrivino fino al mare.
Un progetto innovativo, partito da un paio mesi, che dà maggior concretezza e immediatezza all’obiettivo di salvaguardia degli oceani. È come spostare più vicino a noi il problema, rendendolo più facilmente visibile, raggiungibile.
I numeri sono chiari ed evidenziano subito la questione: ogni anno 11 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nei nostri oceani, e i fiumi ne sono la principale via di ingresso e trasporto. Secondo l’UNEP (Programma Nazioni Unite Per l’Ambiente), 731 tonnellate di rifiuti finiscono ogni giorno nelle acque del Mediterraneo che presenta le concentrazioni di microplastiche tra le più alte al mondo. Per ridurre queste fonti di inquinamento e di altri contaminanti, è necessario partire dai fiumi, intercettando i rifiuti fluviali, prima che arrivino alle foci, alle aree costiere ed al mare.
Everwave, start up tedesca a vocazione sociale, grazie ad un team di scienziati, ingegneri e biologi marini sviluppa da anni tecnologie di pulizia dei fiumi, e con il supporto di GROHE ha deciso di testare questa nuova tecnologia in Italia, dopo aver realizzato azioni con imbarcazioni per la raccolta rifiuti nei fiumi della Cambogia, Slovacchia e Bosnia-Erzegovina.
“Quando si sente parlare di problema dei rifiuti plastici e dei rifiuti in generale pensiamo tutti all’isola di plastica del Pacifico che per noi europei in effetti è molto lontana – conferma Domenico Rizzo, Direttore Marketing GROHE Italia -. La nostra opera di sensibilizzazione è proprio questa, far vedere che il problema è a monte, ma molto più vicino a noi. È strettamente connesso ai nostri comportamenti anche in dimora e nella vita di ogni giorno. Questo ci aiuta a capire fino in fondo che possiamo avere un ruolo attivo nella lotta agli sprechi e ai rifiuti. Per noi è un punto fermo: la sostenibilità è uno dei quattro valori del nostro marchio, insieme a design, tecnologia e qualità”.
Di qui la partnership con everwave, che ha un claim evocativo: “Diventa parte dell’onda che salva i nostri mari”. Clemens Feigl, è il CEO della start up tedesca: “Abbiamo deciso di andare all’origine del problema perché era molto più facile che non metterci a lavorare in mezzo all’oceano. Circa l’80 % della plastica che arriva agli oceani parte dai fiumi. E quindi è da lì che dovevamo iniziare. Nella nostra missione, abbiamo un approccio olistico, il nostro focus è sempre il benessere delle persone e dell’ambiente che ci circonda. Oltre a ripulire i fiumi ci occupiamo di sensibilizzare la gente ad avere un comportamento più rispettoso della natura. Siamo felici di lavorare con GROHE fin dal 2019. È uno dei nostri partner più importanti, ha creduto fin dall’inizio in noi e ci ha permesso di creare questa tecnologia all’avanguardia per ridurre l’inquinamento da plastica”.
A spiegare come funziona l’impianto HiveX di Padova è Jan Klosterhalfen, Project Engineer di everwave: “Per rispettare al massimo l’ambiente in cui andiamo ad operare quindi le diverse condizioni dei fiumi e della gente ittica, utilizziamo diverse tecnologie. La piattaforma ha un approccio passivo ed efficiente dal punto di vista energetico: la installiamo fissa sui fiumi, non utilizziamo volutamente reti o barriere perché vogliamo mantenere il più basso possibile l’impatto sull’ambiente. Come complemento ideale della piattaforma HiveX ci sono le collective boats che sono le nostre barche per la raccolta dei rifiuti che hanno principalmente due funzioni: da un lato, trasportano regolarmente a terra i rifiuti raccolti dalla piattaforma; dall’altro lato, raccolgono altri rifiuti che i droni scovano in punti critici, non raggiungibili dalla piattaforma”.
Approccio olistico e l’utilizzo della tecnologia sono le caratteristiche che everwave ha in comune con GROHE, come spiega ancora Domenico Rizzo: “Le piattaforme possono sembrare a prima vista molto semplici ma hanno alle spalle uno studio tecnologico importante che parte dal design per arrivare alla tecnologia che ne regola il funzionamento. Sono soluzioni meccaniche che non disperdono energia: non creano un problema per cercare di ridurne un altro. Non intrappolano animali: perché è evidente che non possiamo danneggiare l’ecosistema per salvaguardare l’ambiente”.
L’approccio di GROHE alla sostenibilità è circolare: c’è la tutela dell’ambiente, il rispetto della materia prima e del consumatore finale. Tutto è collegato.
“La sostenibilità è un concetto molto ampio che tocca molti aspetti dell’azienda – aggiunge Rizzo -. Ci stiamo impegnando a limitare al minimo il nostro impatto ambientale: siamo riusciti ad eliminare annualmente 37 milioni di elementi plastici non necessari dagli imballaggi. Stiamo cercando processi produttivi a minor impatto energetico, e cerchiamo di farlo anche per il trasporto delle materie prime. E poi lavoriamo per la sostenibilità ogni volta che produciamo un sistema di filtrazione dell’acqua che ci consente di abbandonare l’utilizzo di bottiglie di plastica, favorendo una minore produzione di rifiuti. Lo facciamo in cucina ma anche in bagno: con diverse soluzioni che puntano a ridurre al minimo il dispendio di risorse idriche, con rubinetti a risparmio idrico ed energetico per le docce che raggiungono la temperatura ottimale in tempi più rapidi con un conseguente minor dispendio di energia. Grazie alla tecnologia è più facile essere sostenibili” spiega Rizzo.
L’esempio dei sistemi di filtrazione dell’acqua domestica è la perfetta spiegazione del concetto.
“Abbiamo una decina di anni di esperienza nel settore. Quando ancora si parlava poco di sostenibilità – prosegue il direttore marketing GROHE -, abbiamo iniziato a capire i vantaggi per l’ambiente connessi all’eliminazione delle bottiglie plastica, i benefici dei sistemi di filtrazione che aggiungono valore all’acqua del rubinetto. Pian piano è anche cambiata la sensibilità del consumatore. Il Governo ha fatto la sua parte con i bonus fiscali per chi acquista un sistema di filtraggio. Oggi liberare il Paese dalle bottiglie di plastica è diventato un obiettivo concreto. Noi facciamo la nostra parte offrendo una soluzione che permetta non solo di rispettare l’ambiente ma anche l’acqua come risorsa”.
Ed è così che GROHE è diventata leader di mercato: “La specializzazione elevata nella produzione nella rubinetteria è già di per sé un elemento di valore, come l’affidabilità e la solidità del prodotto. In più, tutte le nostre soluzioni cercano di avvantaggiare nell’utilizzo il consumatore. È un tema che riguarda l’ergonomia, l’esperienza nell’utilizzo del prodotto. Nel caso della filtrazione ci sono prodotti non solo esteticamente belli e affidabili, ma anche semplici da usare. I nostri sistemi Grohe Blue ad esempio uniscono in un’unica soluzione due funzionalità: quella di un normale miscelatore da cucina e, attraverso due canali separati, anche la possibilità ottenere l’acqua filtrata dallo stesso rubinetto. Sistemi di filtrazione diversi invece implicherebbero fori per posizionare rubinetti aggiuntivi sul piano della cucina, installazione di impianti più ingombranti sotto il lavello. Nel bagno il prodotto iconico è invece GROHE Eurosmart che rispetto alle precedenti edizioni è uscito quest’anno con varianti sulle leve, più aperte, lunghe, che vanno incontro alle esigenze di una gente che sta invecchiando: persone che hanno una minor manualità possono trovare in questo prodotto una maggior facilità d’uso. Tutto questo lavoro fa parte del nostro dna: portare l’attenzione sull’utilizzatore finale, a cui cerchiamo di migliorare la vita e rendere un piacere l’esperienza dell’acqua”.
Per saperne di più su Grohe consultare il sito.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-06-08 09:51:01 ,
www.repubblica.it
[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-06-08 09:51:01 ,
Il post dal titolo: E se per ripulire gli oceani partissimo dai fiumi? scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-06-08 09:51:01 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue