Perché leggere questo articolo? Mercoledì 13 settembre sono iniziate le audizioni in Senato sull’IA. I grandi nomi della Silicon Valley sono sfilati in Campidoglio per confrontarsi con i senatori americani sull’intelligenza artificiale. Washington vuole provare a regolamentare la nuova tecnologia, di cui però sa ancora ben poco. Quello che i guru della tecnologia, tra cui Musk, Gates e Zuckerberg, hanno fatto trapelare non sembra incoraggiante.
Ventidue imprenditori, dal valore complessivo di circa 500 miliardi di dollari, tutti nella stessa stanza. Il Senato ha iniziato mercoledì 13 settembre le audizioni ai guru del mondo tech per provare a capirci qualcosa dell’IA, nel tentativo di regolamentarne l’utilizzo. Così ventidue boss dell’intelligenza artificiale sono stati ricevuti nella Kennedy Caucus Room, per il primo di una serie di incontri a porte chiuse. Su quello che si siano dentro la stanza dei misteri – la stessa in cui si sono tenute le audizioni del Watergate e sul Titanic – non c’è ancora un documento pubblico. Ma di fronte alle telecamere sul Campidoglio di Washington, qualcosa è emerso. E non è incoraggiante.
Come è andata la “prima lezione” sull’IA in Senato
Da Elon Musk a Mark Zuckerberg, passando per Bill Gates e Sundar Pichai di Google, i big della tecnologia si sono presentati puntali alle 10 in Senato. Di fronte a loro c’era una ristretta commissione bipartisan per quello che è stato definito “una prima lezione…
Author: Stefano Marrone
Data : 2023-09-15 17:27:49
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