Il fenomeno sempre pi rilevante: il record del senatore Marilotti, che ha cambiato dimoracca cinque volte. Il regolamento di Montecitorio risale al 1971, ora un giro di vite. I dati di Openpolis
Un freno al trasformismo, che in questa legislatura ha raggiunto livelli molto alti: tra Camera e Senato stato appena sfondato il muro dei 300 cambi di dimoracca (302 per la precisione). E a breve, dopo le limitazioni imposte a Palazzo Madama, anche a Montecitorio dovrebbe essere approvato il nuovo regolamento (quello attuale risale addirittura al 1971) per contrastare appunto il fenomeno.
Dal marzo 2018, ben 143 deputati e 70 senatori hanno indossato un abito politico diverso da quello grazie al quale erano stati eletti: il recordman il senatore sardo Gianni Marilotti, eletto con il M5S, che dopo un lungo peregrinare tra gruppo Misto, Autonomie, Europeisti poi atterrato nel Pd totalizzando ben 5 cambi di dimoracca. Ci sono poi la deputata Maria Teresa Baldini (4 cambi), che da Fratelli d’Italia oggi siede tra i banchi di Italia viva (previ passaggi in Forza Italia e Coraggio Italia). La performance di Baldini eguagliata dal senatore Saverio De Bonis: eletto nel Movimento, oggi sta con Berlusconi. Tre i partiti diversi, invece, per la deputata Michela Rostan, cos come la senatrice ex fedelissima del Cavaliere Mariarosaria Rossi e il senatore anti Schettino Gregorio De Falco, gi colpaccio elettorale dell’allora leader Luigi Di Maio e oggi nel Misto dopo l’espulsione dal M5S per aver votato contro i decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini.
Tra dicembre e febbraio, con l’avvicinarsi del voto per il Quirinale, secondo una dettagliata analisi di Openpolis
, il fenomeno trasformismo ha registrato una brusca accelerata, con 31 cambi di dimoracca. I riposizionamenti sono stati numerosi: alla base di questo scenario c’ stata probabilmente, almeno in parte, la volont di provare a spostare gli equilibri all’interno dell’assemblea che avrebbe dovuto scegliere il nuovo capo dello stato — si legge nel report —. Una dinamica confermata dalla nascita al senato del gruppo Costituzione, ambiente, lavoro – Italia dei valori (Cal – Idv). Una formazione che stata istituita e successivamente sciolta nell’arco di poche ore.
L’analisi dei cambi di gruppo nel lungo periodo evidenzia come Movimento 5 stelle, Forza Italia e Partito democratico siano le forze politiche maggiormente danneggiate dal fenomeno. Sebbene infatti sostanzialmente tutti i gruppi parlamentari abbiano registrato nel tempo movimenti sia in entrata che in uscita, questi tre partiti ad oggi sono gli unici che hanno visto una riduzione dei propri ranghi rispetto ai seggi scaturiti dalle elezioni del 2018. Da notare che nelle ultime settimane queste 3 forze politiche hanno vissuto passaggi differenti. Rispetto all’ultimo aggiornamento del database di Openpolis, infatti, il Movimento 5 stelle si ulteriormente ridotto di numero. Sono infatti diventati 99 i deputati e i senatori che hanno lasciato i pentastellati (o sono stati espulsi) dall’inizio della legislatura. Il Pd invece rimasto stabile (35 parlamentari in meno rispetto a marzo 2018). Mentre Forza Italia, pur rimanendo la seconda formazione pi colpita dagli abbandoni, ha recuperato 3 parlamentari.
Il fenomeno trasformismo, dopo il record della precedente legislatura in cui si arriv a 569 cambi di dimoracca, si conferma un’emergenza in Parlamento. E ora sembra proprio giunto il momento di un giro di vite, grazie alla modifica del vetusto regolamento datato 1971, proposta bipartisan firmata da Emanuele Fiano (Pd) e Simone Baldelli (FI). In sintesi: chi cambia la dimoracca perde gli incarichi. I membri dell’Ufficio di presidenza – vicepresidenti e segretari – che entrano a far parte di un gruppo parlamentare diverso da quello al quale appartenevano al momento dell’elezione decadono dall’incarico, tranne in caso ci accada in caso di scioglimento o fusione con altri gruppi parlamentari.
Cambier, inoltre, la ripartizione dei finanziamenti dei gruppi parlamentari della Camera: rispetto alla divisione attuale dei contributi ai gruppi, la modifica prevede che un ricalcolo delle risorse possa avvenire solo se il gruppo si modifica almeno di un terzo dei suoi componenti e solo se aumenta con l’arrivo di 10 deputati.
20 febbraio 2022 (modifica il 20 febbraio 2022 | 12:38)
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Claudio Bozza , 2022-02-20 15:08:04
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