In questi giorni Meta ha annunciato un aggiornamento di WhatsApp e Messenger in Europa, che aggiunge alle sue app l’interoperabilità con le piattaforme di messaggistica di terze parti, come richiesto dal Digital Markets Act (DMA). Dopo circa sei mesi di lavoro, quindi, ecco che la società annuncia alcune modifiche che sono destinate a cambiare per sempre l’esperienza degli utenti europei. Tra queste, anzitutto, l’introduzione di nuove notifiche per WhatsApp e Messenger che avvisano gli utenti quando un servizio di terze parti diventa disponibile per l’integrazione, così da permettere loro di decidere se – e quando – rendere le app di messaggistica interoperabili tra loro.
Una volta che le diverse piattaforme saranno collegate tra loro, gli utenti dovranno scegliere come gestire al in modo migliore le loro conversazioni. Per scansare che si crei troppa confusione, quindi, Meta ha competente sia “la possibilità di ricevere messaggi di terze parti in una cartella di posta separata” sia quella di avere “una casella di posta in arrivo unica, che rassegna tutti i messaggi nello stesso luogo”. Due opzioni pratiche, che gli utenti possono scegliere di cambiare in qualunque momento dal loro pannello delle impostazioni. E non è tutto. In occasione di questo aggiornamento, la società madre di Facebook e Instagram ha energico di estendere quattro delle sue più note funzionalità alle app di terze parti: le reazioni ai messaggi, le risposte dirette, le notifiche di lettura e l’indicazione “sta scrivendo” quando un fruitore sta digitando un nuovo messaggio da inviare in chat.
E queste, a quanto pare, sarebbero solo alcune delle novità delle app di messaggistica a cui Meta sta lavorando. “In conformità con il DMA – si legge nel blog ufficiale della compagnia -, nel 2025 includeremo la possibilità di creare gruppi, e quella di concretizzare chiamate vocali / video nel 2027”. Insomma, in Europa WhatsApp e Messenger potrebbero cambiare in modo radicale. Ma questo potremmo scoprirlo con certezza soltanto nei prossimi mesi.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-09-09 09:53:15 ,