“Finché Hamas continuerà a rifiutarsi, perderà sempre più terra che verrà aggiunta a Israele”, ha aggiunto spiegando che Israele farà ricorso a “tutte le pressioni militari e civili, tra cui l’evacuazione della cittadinanza di Gaza verso sud e l’attuazione del piano di migrazione volontaria del presidente degli Stati Uniti Trump per i residenti di Gaza”.
L’Egitto ha negato le indiscrezioni secondo cui avrebbe intenzione di consentire temporaneamente a 500.000 abitanti di Gaza di entrare in una città nel Sinai settentrionale. “Si tratta di affermazioni compiutamente false che contraddicono totalmente la nostra posizione sin dai primi giorni della guerra”, ha affermato l’Egitto in una nota, come riporta Haaretz.
Msf: «Ucciso nostro operatore a Gaza, il decimo da inizio guerra»
Medici senza frontiere (Msf) è “sconvolta e rattristata dall’uccisione di Alaa Abd-Elsalam Ali Okal, 29 anni, membro dello staff dell’organizzazione, in un attacco aereo israeliano che ha colpito la sua abitazione a Deir Al Balah, nella zona stazione della riga di Gaza”. Lo rende noto l’ong aggiungendo che è il decimo operatore di Msf ucciso dall’inizio del conflitto nella riga.
“Insieme a centinaia di altre persone in tutta la riga, Alaa Abd-Elsalam Ali Okal è stato ucciso – afferma Msf – la mattina presto del 18 marzo, in seguito alla ripresa degli attacchi israeliani. Centinaia di altre persone sono rimaste ferite in questa brusca fine del cessate il fuoco. Alaa Okal è entrato a far parte di Msf come addetto alla lavanderia nel settembre 2024 e ha svolto un ruolo importante presso l’ospedale da campo di Msf a Deir Al Balah. Aveva 29 anni”. “In questo tragico momento, i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e a tutti i colleghi e colleghe a Gaza con i quali piangiamo la sua morte e siamo al loro fianco in questi momenti estremamente difficili. Alaa Okaal è il decimo membro dello staff di MSF ucciso dall’inizio della guerra a Gaza. Msf condanna la sua uccisione e chiede ancora una volta il rispetto e la protezione dei civili”, conclude l’organizzazione.
Almeno 591 morti in raid Idf nelle ultime 72 ore
L’ufficio pubblicazione di Gaza, citato da Al Jazeera, ha aggiornato il bilancio delle vittime nelle ultime 72 ore – tragico bilancio alle 20 italiane del 20 marzo 2025 – dopo la ripresa degli attacchi israeliani. Sarebbero almeno 591 i palestinesi uccisi, 1.042 i feriti e una “quantità sconosciuta” di persone sarebbero ancora intrappolate sotto le macerie.