Oltre duemila teste di ariete, ma anche molti altri animali mummificati, fra cui mucche, capre, pecore, cani, sono stati ritrovati in Egitto nei pressi del tempio di Abydos, a circa 400 chilometri a sud del Cairo, grazie a una missione condotta dall’Istituto per lo Studio del Mondo Antico dell’Università di New York. Lo ha comunicato sui social il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano e lo riportano varie testate internazionali fra cui Reuters e Business Insider. Non solo, grazie agli scavi sarebbe venuto alla luce anche un enorme edificio risalente all’era della sesta dinastia, ovvero al periodo compreso fra il 2350 e il 2200 a.C. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa del Ministero del Turismo e delle Antichità, specialmente quest’ultima scoperta potrà aiutare a comprendere meglio la natura dei luoghi e delle attività che si svolgevano in questa area prima che venisse costruito il tempio di Ramses II, uno dei più gloriosi e conosciuti sovrani dell’antico Egitto.
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Omaggi per Ramses II
Sempre secondo quanto riporta il comunicato, le teste di ariete mummificate erano probabilmente utilizzate come offerte al re Ramses II, che governò l’antico Egitto per circa 67 anni – si pensa negli anni compresi fra fra il 1279 e il 1212 a.C. – un periodo lunghissimo rispetto agli standard dell’epoca. Secondo gli esperti, questi ritrovamenti testimonierebbero che Ramses II continuò ad essere omaggiato ancora per circa mille anni dopo la sua morte. Si trattò infatti di un faraone estremamente longevo, prolifico e potente, che lascò l’Egitto, alla fine del proprio regno, in condizioni di grande prosperità. Mentre era in vita, Ramses II fece costruire molti templi dedicati agli dei e anche molte statue che lo ritraevano, una delle quali è conservata presso il Museo Egizio di Torino.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2023-03-27 14:02:27 ,