il verdetto delle urne
27 settembre 2022 – 09:11
Il Pd rispetto alle Politiche del 2018 ha perso 140 mila voti. Nei duelli per Camera e Senato il centrodestra vince 10 a 3 e per la prima volta supera il centrosinistra di quattro punti
di Giorgio Bernardini
Crolla l’ultimo muro. Il centrodestra supera il centrosinistra di 4 punti percentuali nell’unica regione italiana in cui questo non era mai avvenuto: in Toscana finisce 38,5% a 33,8%. Qui inedito anche il dato sul primo partito: FdI, con il 25,9% al Senato riesce a spodestare il Pd, anche se di pochi decimali. Non era infine mai successo, di riflesso, che il centrosinistra perdesse tutti i collegi uninominali a eccezione di quelli fiorentini, fissando il match del maggioritario sul 10 a 3. FdI ha guadagnato rispetto alle Politiche del 2018 398.246 voti alla Camera (487.339 contro 89.093) e 408.166 voti al Senato (486.422 contro i 78.256 di quattro anni fa). Il Pd invece ha perso 136.978 voti alla Camera (495.529 contro i 632.507 del 2018) e 122.015 voti al Senato (485.127 contro i 607.142 di quattro anni fa).
Le sfide per il Senato
Al Senato finisce 3 a 1 per il centrodestra. Nel collegio di Firenze-Pisa la spunta Ilaria Cucchi (SI, 40%) su Federica Picchi (Fdi, 29%). Nello stesso collegio la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi (Azione + Italia Viva) si ferma al 12,9%. Non abbastanza per fare del centro un vero terzo polo (9,3% a livello regionale): in Italia come in Toscana la terza forza infatti il Movimento 5 Stelle (11,3% in Toscana, eletto Ettore Licheri). Nel collegio del sud, Arezzo-Siena-Grosseto, Simona Petrucci (Fdi, 42%) diviene senatrice con 11 punti di distacco sul sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli (Pd, 31%), che in ballo per un cavillo interpretativo per esser eletto nel listino plurinominale in cui candidato. Sulla costa Andrea Marcucci (Pd, 33%) sconfitto da Manfredi Potenti (38%). Il collegio del nord riconferma infine il senatore uscente di FdI, Patrizio La Pietra, rieletto con il 43% dei voti rispetto al 29% della contendente del Pd Anna Graziani.
Le sfide per la Camera
Il fortino fiorentino consacra l’assessore al bilancio di Palazzo Vecchio Federico Gianassi (Pd) e l’ex sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi (Pd). Quest’ultimo raccoglie tuttavia una vittoria pi risicata, figlia anche dell’incidente interno: il Comune che ha guidato sino al mese scorso l’ha punito nelle urne, facendo primeggiare il centrodestra nella sua Campi. Per il resto solo sconfitte: Andrea Romano ha ceduto per una manciata di voti alla forzista Chiara Tenerini a Livorno dove FdI sfonda il muro del 20%. A Siena-Grosseto il coordinatore toscano del partito dei meloniani Fabrizio Rossi (43%) stacca di 12 punti percentuali l’ex governatore Enrico Rossi (31%). Niente partita ad Arezzo, dove la senatrice uscente della Lega Tiziana Nisini si afferma sul capogruppo Pd in Regione Vincenzo Ceccarelli. Stessa storia a Pisa: qui il leghista Edoardo Ziello (41%) batte il dem Stefano Ceccanti (33%). Prato-Pistoia-Mugello avr come rappresentante la forzista Erica Mazzetti: 40% contro il 33% di Tommaso Nannicini (Pd). La spuntano anche il meloniano Riccardo Zucconi a Lucca e la leghista Elisa Montemagni a Massa che ha sconfitto Martina Nardi (Pd).
Le sfide nei listini
La vittima eccellente dei listini in Toscana il coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Mallegni: nel plurinominale per gli azzurri — che fanno segnare un 5,7% — la spunta solo Deborah Bergamini. Un seggio anche per la Lega (6,4% in Toscana), che elegge il responsabile organizzativo toscano Andrea Barabotti. Anche in questa gara FdI la fa da padrone: vanno a Montecitorio Giovanni Donzelli, Chiara La Porta, Francesco Michelotti, Alessandro Amorese. Saranno eletti comunque dai listini i dem Laura Boldrini, Marco Furfaro, Simona Bonaf, Dario Parrini, Marco Simiani e Lorenzo Zambini, oltre al coordinatore di Art 1 Arturo Scotto. Resta in bilico, come detto, l’elezione di Franceschelli. Per il M5S vanno alla Camera Riccardo Ricciardi e Andrea Quartini; per il centro di Azione e Iv scatter il renzianissimo Francesco Bonifazi.
I casi nei Comuni
Non solo Campi Bisenzio. Al club delle apparenti contraddizioni nei Comuni si iscrivono anche Piombino, Capalbio, e Stazzema. Nella citt dove dovrebbe approdare il rigassificatore FdI, che la governa, sta 4 punti sotto la media toscana e dietro il Pd, che l vince la contesa. Si sarebbe detto il contrario anche dell’ esito nell’ex capitale radical chic della costa tirrenica, Capalbio, dove Fdi centra addirittura il 42%. I meloniani sono curiosamente il primo partito anche a Stazzema, dove nel 1944 si verificato uno dei pi cruenti eccidi nazifascisti: il centrodestra ha preso l il doppio dei voti del centrosinistra.
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