Portici. La campagna elettorale entra nel vivo con l’ufficializzazione dei due candidati di area centrosinistra e subito sale la tensione all’ombra della Reggia. Con gli esponenti del M5S, storicamente all’opposizione del sindaco Vincenzo Cuomo, pronti a lanciare l’allarme: «Bisogna tenere alta l’attenzione e scongiurare qualsiasi rischio di inquinamento del voto».
Parole arrivate all’indomani dell’ufficializzazione della candidatura a sindaco di Aldo Agnello, oggi seduto tra i banchi d’opposizione del consiglio comunale e pronto a sfidare il «colosso» Vincenzo Cuomo a caccia del suo quarto mandato con la fascia tricolore.
Il senatore del M5S, Sergio Puglia – insieme con il capogruppo locale Alessandro Caramiello, il consigliere comunale Domenico Avolio, il consigliere comunale dei Verdi Franco Santomartino – ha incontrato a Villa Gallo, i candidati che comporranno la lista dei pentastellati a Portici, in vista della tornata elettorale del 12 giugno. «Durante questa campagna elettorale sarò molto presente sul territorio perché ce n’è bisogno – spiega il senatore Sergio Puglia, intervenuto in occasione dell’incontro con candidati ed elettori –. Per la prima volta a Portici, il M5S starà in coalizione: si tratta di una coalizione che non nasce per raccattare voti, ma nasce da una sinergia in consiglio comunale, nonché dall’esigenza di unire competenze ed esperienze. L’alleanza politica non vede il Pd, con cui non è stato possibile stare insieme per le scelte di sostenere solo ed esclusivamente l’attuale sindaco di Portici, con cui non condividiamo la visione di città. Il che è un peccato, perché poteva essere l’occasione di proseguire un discorso politico sia a livello centrale che locale».
Insomma: il Pd con Vincenzo Cuomo, il M5S con Aldo Agnello & company. «Tuttavia – aggiunge Sergio Puglia – questa coalizione non significa candidare tante persone per ottenere voti, come spesso viene fatto da altre forze politiche, con l’intento di puntare al numero anziché alla qualità, ma per unire idee e opinioni affine. Nulla a che vedere con un ragionamento in numeri e nello specifico, se in una città candidiamo 700 persone, significa che migliaia di voti sono bloccati tra amici, parenti e conoscenti».
Ha aggiunto, invece, Franco Santomartino, riallacciandosi alle parole del senatore Puglia: «Bisogna considerare che in un’elezione amministrativa non sempre i voti sono liberi, ovvero bisogna considerare che ogni candidato ha dei voti dovuti, ovvero amici, parenti e familiari e nei fatti il voto libero si riduce a un quindici %. C’è da considerare, inoltre, che questa amministrazione comunale ha portato avanti diverse operazioni clientelari in termini di voti: alla precedente tornata elettorale, tutti i candidati a sostegno dell’attuale sindaco, non eletti, sono stati sistemati nel consiglio d’amministrazione della Leucoopetra, nel collegio dei revisori dei conti».
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di Daniele Gentile
www.metropolisweb.it
2022-04-06 06:04:39 ,