Il presidente uscente Kompatscher non corre rischi per la sua poltrona, in quanto eletto dall’assemblea. Ma gli equilibri in Consiglio sono stravolti: il M5S non rientra
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BOLZANO – Se a Trento è già tutto deciso (resta solo da formare la giunta, anche se non è mai una formalità), a Bolzano le urne consegnano un quadro di grande frammentazione. Dove spicca, come sempre, la Südtiroler Volkspartei, principale rappresentante degli altoatesini di madrelingua tedesca. Ma con un calo rispetto a 5 anni fa molto netto: perde due seggi (da 15 a 13, passando dal 41,9 % al 34,5 dei voti). Tutto ciò a fronte di un Consiglio provinciale che vedrà rappresentate ben 12 formazioni diverse, con una significativa affermazione di movimenti secessionisti tirolesi come quello dei seguaci della pasionaria Eva Klotz (terzo partito con il 10,9 % e seggi passati da 2 a 4) e la neonata lista Jwa, fondata dall’ex capo degli Schützen e convinto no-vax Jürgen Wirth Anderlan (la vera sorpresa con 2 eletti e il 5,9 %).
Il presidente uscente Arno Kompatscher, che nella capitale dell’Alto Adige non è eletto direttamente dai cittadini ma dall’assemblea, non corre rischi per la sua poltrona. Il problema è la composizione della giunta perché serve una maggioranza di 18 consiglieri (e nell’esecutivo almeno un assessore deve essere italiano). Nell’ultima esperienza amministrativa la Svp aveva condiviso il governo della…
Author: Cesare Zapperi
Data : 2023-10-24 06:21:08
Dominio: www.corriere.it
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