Il partito di centrodestra Nea Dimokratia di Kyriakos Mitsotakis si avvia a vincere le elezioni in Grecia e potrà formare un governo monocolore, senza ricercare alleanze. Secondo i primi exit poll diffusi dall’emittente Ert, Nea Dimokratia ha raccolto tra il 40 e il 44% dei voti, seguita da Syriza di Alexis Tsipras si ferma a una percentuale compresa tra il 16,1 e il 19,1. Terzo il Pasok con il 10-13%, quindi il Partito comunista (Kke) tra il 7,2 e il 9,2 %. Il partito dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, Mera25, è dato tra il 2 e il 4%, in bilico sulla soglia di sbarramento per entrare in Parlamento che è al 3%.
Aver rifiutato l’incarico alle elezioni che si sono svolte quaranta giorni fa, porta quindi Mitsotakis esattamente nella condizione in cui voleva essere: potersi permettere di governare da solo, senza dover mediare con qualche alleato. Secondo la legge elettorale greca, infatti, se dopo le prime elezioni non si forma un esecutivo, al ritorno alle urne viene assegnato un premio di maggioranza che consiste in 20 seggi bonus una volta superata la quota del 25% dei voti che lievita ogni mezzo punto e diventa di 50 seggi se il partito rompe anche il muro del 40%.
Non si è votato subito con il sistema “semplificato” perché l’approvazione nel 2020 è arrivata con maggioranza semplice e non quella qualificata. Il 21 maggio Nea Dimokratia aveva raccolto il 40,8% dei voti, una percentuale decisamente più alta rispetto alle attese della vigilia, conquistando 146 seggi su 300, cinque in meno della maggioranza assoluta. Con il nuovo sistema, quindi, avrà la possibilità di guidare autonomamente il Paese: secondo le proiezioni di Kathimerini, otterrà 158 seggi sui 300 che compongono il Parlamento greco. Syriza ne otterrebbe invece 45, il Pasok 20.
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di F. Q.
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2023-06-25 16:18:21 ,