la sinistra
Mezzogiorno, 1 ottobre 2022 – 15:20
Il rettore dell’ateneo Aldo Moro protagonista nell’assemblea pubblica dell’associazione. Laforgia: «C’è stato il suicidio della coalizione»
di Francesco Strippoli
La Giusta Causa si prepara. L’associazione guidata da Michele Laforgial’aveva annunciato a fine ‘21, quando aveva «preso atto del fallimento» del tentativo «di rigenerare i partiti» della sinistra e annunciava iniziative dirette. Ora ribadisce l’intenzione e prende un impegno: interagire concretamente per le prossime scadenze elettorali, Comunali a Bari (‘24)e Regionali (’25). Per offrire candidature e programmi. Il tema è tornato in evidenza nell’assemblea pubblica tenuta giovedì per fare «l’analisi del voto».
Le parole di Bronzini
Sala piena, tra i partecipanti anche diversi politici di centrosinistra e qualche pentastellato. Un’esortazione autorevole, ascoltata con interesse, è arrivata dal rettore dell’università di Bari, Stefano Bronzini. Non è iscritto alla Giusta Causa, ma ha voluto partecipare «per un momento di approfondimento». Cosa ha detto? «Ho svolto una riflessione, rivolta alle associazioni come La Giusta Causa e a tutti i partiti, anche ai 5 Stelle». Siccome la legge elettorale «non favorisce la partecipazione dei cittadini», è opportuno «prendere iniziative per i prossimi appuntamenti elettorali», ragionamento che vale anche «per la definizione delle candidature».
È un invito al protagonismo. Va a rafforzare il proposito già maturato all’interno della Giusta Causa. L’associazione ha idee ben precise: vuole avere voce in capitolo ma non trasformarsi in lista elettorale. «L’ho già e lo ribadisco — sottolinea Laforgia — che non diventeremo un partito e men che meno una lista civica. Anche per salvaguardare la natura trasversale e plurale dell’associazione». E allora, come fare? «Vogliamo mettere le mani nelle attività di governo, tanto più in riferimento alle prossime scadenze che riguardano due istituzioni più vicine, come Comune e Regione. Le nostre idee si tradurranno in proposta politica. Offriremo contenuti e candidature, pure se non ci sarà una nostra lista».
Il «suicidio del centrosinistra» per Laforgia
Laforgia, intervenuto a chiudere l’assemblea, è stato severo nell’analisi. Ha parlato di «suicidio della coalizione di centrosinistra» anche per aver eluso un accordo che «con questa legge era nei fatti obbligatorio». Ha parlato di «autoreferenzialità del ceto politico» e di «sconcio» nella preparazione delle liste. Un fastidio neppure attenuato dall’aver visto la candidatura con il centrosinistra, nel collegio camerale di Bari, della studiosa Luisa Torsi, iscritta alla Giusta Causa. Schierata, ha detto, «dalla sera alla mattina in un collegio che non era affatto contendibile». Ma sarebbe «un grave errore» pensare che la vittoria della destra dipenda dalle colpe dei partiti. «La verità è che abbiamo lasciato agli altri il compito di “fare politica”». Insomma sono i cittadini che hanno rinunciato al protagonismo. Quel protagonismo che La Giusta Causa rivendica e vuole rivitalizzare, perché «altrimenti noi discutiamo e altri organizzano il consenso».
Non essendoci la volontà di costituirsi in lista, si chiederà (anzi si pretenderà) spazio nei partiti di centrosinistra: «Se annunciano l’apertura all’esterno, allora che si aprano per davvero. Non lo dico solo al Pd. E, per aprire, fate un passo indietro, lasciando il posto ad altre e ad altri». Più chiaro di così Laforgia non poteva essere. Forse pensa a candidarsi sindaco? «Le candidature seguono e non precedono i programmi. E comunque, come già detto, non aspiro a fare l’amministratore pubblico». Si era candidato, nel 2018, ma per un seggio da deputato. Fu tradito dal «flipper»: il più votato in Puglia di Leu, il seggio scattò a Lecce.
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1 ottobre 2022 | 15:20
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