Partiti in pressing per un intervento del Governo sugli aumenti. «Recuperare subito le tasse sugli extraprofitti», dice il Pd. Mentre Salvini chiede di aprire il Parlamento per mettere «un tetto agli aumenti di luce e gas». «Ma no a nuovo debito», avverte Meloni
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«Senza infermieri non c’è salute», appello ai partiti
«Senza infermieri non c’è salute. L’Italia deve dimostrare di essere una nazione che investe sull’infermieristica, i cittadini non possono più aspettare». È il monito-appello che arriva dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) che, in rappresentanza degli oltre 460mila infermieri iscritti all’Albo, chiedono alla politica scelte precise, di assicurare un cambio di passo indispensabile – soprattutto a fronte del momento storico, che vede a rischio la sostenibilità del sistema sanitario – e la possibilità di garantire a pazienti e cittadini adeguate risposte ai mutati bisogni di assistenza e salute. La Fnopi ha dunque messo nero su bianco le sue richieste-proposte rivolte al Parlamento che nascerà dopo il voto del 25 settembre.
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Fnsi: cronisti sempre più nel mirino tra disinteresse della politica
«I toni e i tempi della campagna elettorale portano il governo e le forze politiche a ignorare il fenomeno sempre più inquietante delle aggressioni e delle minacce ai cronisti. Ormai non passa giorno senza che tentativi di linciaggio e minacce di morte, soprattutto attraverso i social, non raggiungano giornalisti in prima linea contro mafie, malaffare o semplicemente impegnati a smontare le mirabolanti affermazioni di qualche leader politico». È quanto afferma, in una nota, la Federazione nazionale della stampa italiana. «L’elenco è lunghissimo. Negli ultimi giorni – prosegue il sindacato dei giornalisti – è toccato a Mimmo Rubio, Karima Moual, Giacinto Pipitone, Luca Bottura, David Puente, Niccolò Zancan, Alberto Infelise, soltanto per fare alcuni esempi. Noti e facilmente rintracciabili sono anche gli autori delle minacce. Chissà perché, però, nessuna misura a tutela dei cronisti viene adottata dalle autorità competenti. Il disinteresse per l’informazione accomuna da tempo le forze politiche, ma chi rappresenta le istituzioni non può assistere inerme alla quotidiana azione di killeraggio nei confronti di chi si sforza di fare il proprio dovere di cronista».
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Conte: pieno sostegno a Kiev, ma no al riarmo
Parla di «chiarezza di linea politica estera» il presidente Giuseppe Conte «per quanto riguarda sia la collocazione euroatlantica», sia «la ferma condanna della Russia» da parte del Movimento 5 stelle. A margine di un appuntamento elettorale a Rimini, l’ex premier dice che dopo le elezioni del 25 settembre i rapporti con la Russia del Movimento «continueranno a essere quelli di sempre: ferma condanna dell’aggressione militare di Putin, della Russa, assolutamente ingiustificata» e «pieno sostegno all’Ucraina». Ma «detto questo, siamo assolutamente consapevoli», aggiunge Conte, «che la soluzione di questo conflitto interno non è né la corsa al riarmo, né un clima da guerra fredda» che vedrebbe «da un lato il fronte occidentale, dall’altra parte Russia, Cina e tutto il resto del mondo».