La sera del 5 novembre, quando la maggior parte dei sondaggi inquadrava le elezioni USA come un testa a testa tra la candidata Democratica Kamala Harris e quello Repubblicano Donald Trump, i cosiddetti **prediction market **– le piattaforme online che permettono di scommettere tra le altre cose sulle presidenziali statunitensi, come Kalshi, Robinhood e Polymarket – mostravano un risultato molto diverso: prevedevano una vittoria netta di Trump, che poi si è verificata.
Ora i responsabili di questi servizi stanno celebrando il loro successo. Per settimane, mentre gli scommettitori puntavano ingenti somme di denaro sull’esito delle presidenziali americane, i prediction market sono stati osservati con attenzione, per capire se stessero rappresentando correttamente il sentimento degli elettori o se fossero invece solo una moda passeggera che esprimeva dati distorti da gambler pro-Trump. Per loro questo è un momento di rivincita: “**È un’alternativa migliore rispetto ai sondaggi **– afferma Tarek Mansour, cofondatore e amministratore delegato di Kalshi –. Una cosa su cui siamo tutti d’accordo è che alle persone piace fare soldi e non perderli“. L’azienda ha pubblicizzato molto l’accuratezza delle sue previsioni sui social media.
L’ad di Polymarket Shayne Coplan ha fatto affermazioni simili sui social media Ha vantato la superiorità della piattaforma, definendola una “macchina della verità unitario” e aggiungendo su X che il comitato elettorale di Trump “ha realmente scoperto che stava vincendo grazie a Polymarket“.
Il mercato delle scommesse elettorali
Mentre Polymarket è il leader unitario nel settore, Kalshi detiene il primato di prima piattaforma in cui i cittadini statunitensi sono legalmente autorizzati a scommettere (il gioco d’azzardo legato alle elezioni, comune prima degli anni Quaranta, non è più stato visto di buon vista nel paese dopo la Grande depressione). Con l’aumento del gambling online, è emersa una nuova ondata di mercati online dei pronostici che si basano sul rinnovato interesse per le scommesse; nel post sul blog aziendale che annunciava l’ingresso di Kalshi nella politica, Mansour ha parlato di una “consuetudine americana dimenticata“.
Dopo una lunga (e tecnicamente ancora in corso) battaglia con la Commodity futures trading commission, l’agenzia degli Stati Uniti che regola il mercato dei derivati, la startup con sede a Manhattan si è data alla politica da questo autunno, trovando una base di utenti entusiasti e desiderosi di scommettere sul risultato delle presidenziali. L’azienda sta calcolando il numero esatto di persone che ha puntato sulle elezioni USA, ma Mansour stima che siano milioni: “Siamo esplosi in modo incredibile“, racconta. E anche se Kalshi deve ancora capire anche quanto denaro hanno guadagnato gli scommettitori, il suo numero uno parla di almeno 900 milioni di dollari, ma a suo dire la cifra potrebbe probabilmente superare il miliardo.