Elon Musk, la società per impiantare chip nel cervello continua a raccogliere soldi

Elon Musk, la società per impiantare chip nel cervello continua a raccogliere soldi

Elon Musk, la società per impiantare chip nel cervello continua a raccogliere soldi


Neuralink continua a raccogliere fondi. La società fondata nel 2016 da Elon Musk con lo scopo di mettere in comunicazione il cervello umano e l’intelligenza artificiale grazie allo sviluppo di chip impiantabili e capaci di leggere le onde cerebrali ha infatti raccolto altri 43 milioni di dollari in capitale di rischio. Lo riporta TechCrunch, citando un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission (Sec) statunitense, l’ente che vigila i mercati finanziari.

In particolare, a inizio agosto l’azienda avrebbe aumentato la propria tranche precedente di finanziamenti, guidata dalla Founders Fund di Peter Thiel, facendola salire da 280 a 323 milioni di dollari. In tutto, secondo il documento sarebbero stati trentadue gli investitori coinvolti in un’operazione che aumenta ancora la valutazione di Neuralink, cristallizzata a giugno dall’agenzia Reuters a quota 5 miliardi.

La società di Elon Musk, che ha sede a Fremont, in California, ha ideato un dispositivo che agisce alla stregua di una macchina per cucire ed è in grado di impiantare dei fili ultrasottili all’interno del cervello. Essi si collegano poi a un chip progettato su misura e contenente elettrodi capaci di leggere informazioni direttamente da gruppi di neuroni. Si tratta di tecnologie il cui sviluppo è partito da decenni, ma innovate da Neuralink sia dal punto di vista dei collegamenti, resi wireless, sia da quello del numero degli elettrodi impiantati.

A maggio la società del magnate sudafricano ha ricevuto il via libera alla sperimentazione sull’uomo dalla Food and drug administration (Fda), l’ente per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici degli Stati Uniti, che in precedenza aveva negato tale autorizzazione per tre volte, l’ultima delle quali a marzo 2023.

Sarebbero migliaia le persone iscritte in lista d’attesa per essere tra le prime undici selezionate per ricevere i primi impianti già nel 2024. Si tratta di pazienti con paralisi a tutti e quattro gli arti, legata a una lesione del midollo o alla Sla. La platea, secondo le intenzioni di Neuralink, dovrebbe allargarsi a circa 22mila persone entro il 2030.



Leggi tutto su www.wired.it
di Alessandro Patella www.wired.it 2023-11-27 10:14:43 ,

Previous Il più grande lago del Sud America non era così secco da decenni

Leave Your Comment