Chi è e cosa fa il “dungeon master” di Lucca Comics & Games
“Non mi sento un super mega direttore” ha osservato Vietina, che però, della manifestazione, lo è ormai da un bel po’ di anni. “Preferisco ‘dungeon master’ anche se, quando lo dico, sembra una cosa un po’ a naif o un po’ caciarona. Forse il concetto che preferisco usare è quello di servant leadership. Il dungeon master accompagna, il direttore dirige, e io non mi sento di dirigere nessuno, mi sento piuttosto di sperimentare a raccogliere, ogni anno, per ogni edizione, tracce di verità del nostro mondo e costruire delle quest – come può essere il padiglione di Netflix, ma anche una piazza vuota dove si incontrano gli appassionati di Monster Hunter – per parlare o per giocare. Il mio compito è cercare, nel centro storico di Lucca, di mettere in contatto le mitologie contemporanee, la nostra memoria monumentale con le discipline contemporanee. Da dungeon master, provo a occuparmi della parte culturale, artistica, tecnica, e anche logistica e organizzativa; è una grande sfida perché l’evento è un giubileo da mezzo milione di persone. Cerco di costruire dei percorsi, senza dimenticare i servizi essenziali di cui hanno bisogno i diversi settori per esprimersi. Progettualmente parlando, il motore organizzativo ed economico è quello fieristico. Per esempio: gli stand dell’editoria del gioco hanno bisogno di ampi spazi per creare quelle arene dove si prova e si gioca insieme, quindi serve uno spazio omogeneo e grandi come il padiglione Carducci”.