l’editoriale
Mezzogiorno, 9 febbraio 2022 – 09:22
La politica al servizio dei deboli
di Pasquale Pellegrini
Non si pu far finta che l’udienza privata di Papa Francesco con il direttivo dell’Anci, in Vaticano, non riguardi le nostre comunit. Che cosa rester di quell’incontro nel nostro territorio? Quali politiche concrete il messaggio del pontefice alimenter? Sono domande ineludibili. Non vorremmo, infatti, che passato il santo, gabbata la festa. La Puglia stata rappresentata da Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, in qualit di presidente nazionale dell’Anci e da una delegazione dei sindaci guidata da Domenico Vitto, presidente regionale dell’associazione.
Il pontefice, pur senza nascondere la gravosit dell’impegno a cui un sindaco chiamato, non ha perso l’occasione per ricordare che la politica una forma alta di carit solo se al servizio del bene comune. Tema delicato, certo. Tutti parlano di bene comune, ma, nel momento della sua declinazione, spesso qualcosa si perde e accade altro. L’onore della fascia tricolore, sembra suggerire tra le righe il pontefice, tale solo se non prevale il potere rispetto al servizio, se la politica una palestra di dialogo tra culture, prim’ancora che contrattazione tra schieramenti diversi.
La democrazia, pi che per la partecipazione del cittadino, si qualifica e assume valore nel servizio che offre ad esso. la strada che meglio permette di discernere il bene comune, poich guarda in faccia i bisogni e le ansie dei cittadini, oggi, pi di ieri, che la pandemia ha aumentato le diseguaglianze e ha ampliato la platea dei poveri. Dal basso, dove pi allignano le debolezze e le ingiustizie e gli squilibri sono pi evidenti, si ha una percezione pi chiara dei bisogni. Ragion per cui un sindaco primo cittadino se, come un padre, guarda al pi debole e sfortunato dei suoi figli, quello che non riesce a sfangare la vita, pur avendone come gli altri il diritto a viverla in dignit.
Le periferie – ha spiegato il pontefice ai sindaci presenti – non vanno solo aiutate, devono trasformarsi in laboratori di un’economia e di una societ diverse…Occorre un progetto di convivenza civile e di cittadinanza, investire in bellezza laddove c’ pi degrado, in educazione laddove regna il disagio sociale, in luoghi di aggregazione sociale laddove si vedono reazioni violente, in formazione alla legalit laddove domina la corruzione.
Per quanto amorevoli, le parole di Papa Francesco con autorevolezza scarnificano fino all’osso e centrano il bersaglio. Ora non resta, quindi, che aspettare e vedere se l’udienza stato un seme gettato nel terreno fertile o sulla strada. La differenza sar evidente.
9 febbraio 2022 | 09:22
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