di Pietro Deragni
Facebook è stato bloccato in Russia. Il Roskomnadzor, l’autorità preposta al controllo delle telecomunicazioni nella Federazione russa, ha comunicato di aver bloccato l’accesso al popolare social network. Una mossa in risposta alle sanzioni mosse dalle autorità occidentali a causa dell’invasione dell’Ucraina, tra cui rientra lo stop di testate megafono del Cremlino come Russia Today e Sputnik News all’interno dell’Unione europea, con l’obiettivo dichiarato di mettere un freno alla propaganda di Mosca sulla guerra scatenata contro Kyiv. L’accusa mossa dal Roskomnadzor a Meta, la holding che possiede Facebook, Instagram e Whatsapp, è di discriminare i media russi.
Dopo giorni di tira e molla e una crescente limitazione delle attività di alcune piattaforme, di app store e di testate occidentali, come Bbc e Deutsche Welle e gli app store online, è arrivato lo stop ufficiale a Facebook. Una mossa che risponde da un lato alla strategia del Cremlino di isolare la Russia dalla sfera informativa europea e dalla copertura che sta dando al conflitto in Ucraina e dall’altro in risposta alle sanzioni decise da Unione europea e Stati Uniti.
Venerdì 4 marzo, al mattino, la Duma (la camera bassa del Parlamento russo) ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di ‘fake news’ sulle operazioni dell’esercito russo. Come hanno riferito le agenzie di stampa Tass e Interfax, la legge appena approvata dalla Duma, all’unanimità, introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere), riporta l’Ansa.
All’inizio della settimana, il procuratore generale russo ha ordinato all’organismo di controllo dell’informazione di limitare l’accesso alla stazione radio liberale Ekho Moskvy e al canale televisivo indipendente Dozhd che non rispettavano le richieste di Mosca. I media russi sono stati infatti incaricati di pubblicare solo informazioni fornite da fonti ufficiali che descrivono l’invasione come un’operazione militare.
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www.wired.it
2022-03-04 18:47:25