Facebook non userà più il riconoscimento facciale

Facebook non userà più il riconoscimento facciale


di Tommaso Meo

Meta ha annunciato che Facebook nelle prossime settimane smetterà di usare la sua tecnologia per il riconoscimento facciale introdotta nel 2010. Il riconoscimento facciale permetteva per esempio di taggare in modo automatico le foto e i video sul social network grazie a un vastissimo set di volti.

Le persone che avevano scelto di usufruire di questa opzione “non verranno più riconosciute automaticamente nelle foto e nei video” ha fatto sapere il 2 novembre la società, e cancelleremo più di un miliardo di modelli di riconoscimento facciale” utilizzati per identificare le persone. Facebook ha attivato automaticamente questo sistema fino al 2019, quando ha finalmente annunciato che avrebbe permesso agli utenti di decidere se usarlo o meno.

In un post sul blog dell’azienda Jerome Pesenti, vicepresidente dell’intelligenza artificiale (AI), ha scritto che questa la scelta fa parte di “una mossa a livello aziendale per limitare l’uso del riconoscimento facciale nei nostri prodotti”. Secondo Pesenti questa svolta “rappresenterà uno dei più grandi cambiamenti nell’uso del riconoscimento facciale nella storia della tecnologia”, dal momento che un veniva utilizzata da un terzo degli utenti del social.

Meta ha motivato la decisione di interrompere l’utilizzo del riconoscimento facciale citando le “molte preoccupazioni per l’utilizzo di questa tecnologia nella società” e dicendo che non esistono ancora regole chiare per un corretto uso. Come ricorda The Verge, però, il riconoscimento facciale è già costato a Facebook parecchi milioni di dollari in cause legali per la violazione della privacy. La tecnologia di tagging di Facebook è stata accusata di violare la legge sulla privacy biometrica dell’Illinois, portando a un accordo da 650 milioni di dollari a febbraio.

La reporter di BuzzFeed Katie Notopoulos ha scritto su Twitter di ritenere quella di Facebook più che una scelta etica, una decisione di comodo. “Nel 2010 le persone caricavano grandi album di foto di una festa con tonnellate di facce; le persone semplicemente ora non lo fanno più” ha affermato.mCome effetto della decisione della società, il sistema automatico di testo alternativo di Facebook per gli utenti non vedenti non nominerà più le persone quando analizza e riassume i media e non suggerirà più di taggare le fotografie né avviserà automaticamente gli utenti quando compaiono nelle foto e nei video pubblicati da altri.

Molti esperti e giornalisti hanno fatto notare che questa novità non impedirà a società indipendenti come Clearview AI, che ha creato enormi database di immagini raschiando foto dai social network, incluso Facebook, di utilizzare algoritmi di riconoscimento facciale addestrati con quei dati. Facebook stesso possiede ancora DeepFace, l’algoritmo di riconoscimento facciale che è stato addestrato da questi volti dal 2014, con una percentuale di riconoscimento fino al 97%.

Meta non ha infatti escluso l’utilizzo del riconoscimento facciale per altri scopi o in altri prodotti in futuro. Nel post afferma di ritenere “ancora la tecnologia di riconoscimento facciale come uno strumento potente, per esempio, per le persone che hanno bisogno di verificare la propria identità o per prevenire frodi e furto di identità”. La società ha chiarito che continuerà “a lavorare su queste tecnologie e a coinvolgere esperti esterni”.





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www.wired.it
2021-11-03 11:30:47

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