Fast X è appena sbarcato nelle sale italiane e secondo le previsioni incasserà almeno trecento milioni di dollari al botteghino. Tuttavia, la saga cinematografica non è nata per diventare un fenomeno mondiale. La produzione del primo capitolo, Fast & Furious, risale al giugno 2001 e ai tempi fruttò solo quaranta milioni di dollari nel weekend di apertura. Con il tempo i sequel si sono però guadagnati un bacino di pubblico cospicuo e fedele. Il successo è dovuto al fatto che i registi, – tra questi Justin Lin, F. Gary Gray, John Singleton e James Wan – sono stati tanto in gamba da capire cosa fosse realmente la saga: una fanfiction per devoti dei film d’azione. Questo non vuol dire che le sceneggiature di Fast & Furious non abbiano dei pregi. Nel corso degli anni la produzione si è affidata a decine di sceneggiatori qualificati, ognuno dei quali si è basato sui personaggi creati da Gary Scott Thompson nel primo film. Piuttosto, la dimensione fanfiction si concretizza nel modo in cui che la saga sia riuscita ad arruolare attori celebri per ruoli da action hero.
Charlize Theron, reduce da osannate pellicole d’azione come Mad Max: Fury Road e Atomic Blonde, appare nei panni di una cyber-terrorista. Jason Statham, superstar britannica di picchia-duro, si aggira in Fast & Furious 6 con l’aria di essersi perso mentre si dirigeva sul set del prossimo capitolo di Transporter, per interpretare un agente dell’MI6 diventato mercenario. Dwayne “The Rock” Johnson, per il quale non servono introduzioni, si manifesta con la sua figura imponente dal quinto capitolo in avanti per impersonare un agente governativo. Statham e Johnson vantano poi un film tutto loro: Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw. In Fast X, il Jason Moamoa di Aquaman si aggrega con la ex collega diGame of Thrones Nathalie Emmanuel interpretando Dante Reyes, il figlio di un politico/affarista/signore della droga che la banda di Dom aveva ucciso circa quattro film prima. Ci sono poi Kurt Russell, la già citata Brie Larson e il figlio di Clint Eastwood, Scott.
Come scrisse un paio di anni fa Adam Rogers in un articolo sui crossover tra i fumetti e i loro adattamenti per il cinema per Wired US: “Gli spettatori adorano quando i loro personaggi preferiti si incontrano: è come quando si fanno baciare tra di loro delle bambole”. I film della saga non sono crossover nel senso tradizionale del termine, ma lo sono in termini di fanfiction. La differenza risiede nel fatto che anziché essere dei tentativi amatoriali, queste storie sono realizzate da sceneggiatori che hanno il numero di telefono dell’agente di Charlize Theron.
Il mondo dei fandom però sta cambiando. Le fanfiction esisteranno sempre, così come i forum su internet dedicati a film serie, fumetti, videogiochi e squadre sportive. Tuttavia, oggi, mentre il Marvel Cinematic Universe produce film con il pilota automatico, il franchise cinematografico della Dc ha intrapreso una nuova direzione sotto la guida del regista James Gunn e del produttore Peter Safran. Anche Star Wars sta modificando la propria rotta, e i fandom legati al cinema sono in fermento. Il pubblico sta iniziando a tornare nelle sale dopo la battuta d’arresto provocata dal Covid-19 e i prossimi incassi al botteghino saranno un indicatore fondamentale su ciò che gli spettatori desiderano.
In questo senso, Fast X potrebbe essere dare degli spunti interessanti. Se il film proseguirà nel solco del successo che ha riscosso fin qui, sarà la prova che i franchise possono costruirsi da soli un pubblico fedele piuttosto che affidarsi ai fan di qualche progetto esistente, che si riversano nei cinema per verificare come il loro fumetto/manga/videogioco preferito sia stato adattato per il grande schermo. Gli accoliti di Fast & Furious accorrono in saga a ogni nuovo capitolo della saga per scoprire quale star hollywoodiana si è unita alla squadra, ma vengono soprattutto per Dom e la vecchia banda. Anche questa settimana, mentre gli esperti del settore prevedono un grande weekend di apertura, le possibilità che i seguaci di lunga data amino l’ultimo (presumibilmente penultimo) film sono discrete. Sono una famiglia, e non si voltano le spalle alla famiglia.
Leggi tutto su www.wired.it
di Angela Watercutter www.wired.it 2023-05-19 16:00:00 ,