“Gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare”, questo il contenuto di un emendamento di FdI alla legge di Bilancio che ha fatto infuriare le associazioni ambientaliste. La proposta include l’adozione di un Piano straordinario quinquiennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile “mediante abbattimento e cattura”. Il contenimento è attuato anche “nelle zone vietate alla caccia, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto”. “Una proposta insensata e illeggittima” per il mondo ambientalista.
“Se l’emendamento ‘caccia selvaggia’ venisse approvato, una ristretta categoria di individui, peraltro sempre più isolata dal tessuto sociale, sarebbe autorizzata a fare strage di animali selvatici e a mettere in pericolo la pubblica incolumità con il pretesto del ‘controllo’ della fauna” è il commento espresso in una nota congiunta da Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf. “Il problema con l’emendamento ‘caccia no limits’ non è soltanto nel merito ma anche nel metodo – denunciano le associazioni – Com’è possibile che tale emendamento, palesemente inammissibile, poiché nulla ha a che vedere con la Legge di Bilancio e con le finanze dello Stato, sia potuto arrivare all’esame della Commissione Bilancio della Camera?”. “Governo e maggioranza – Proseguono – hanno forse in mente di smantellare i capisaldi del legislazione ambientale del Paese proprio in un momento nel quale la biodiversità, non solo Italiana ma dell’intero Pianeta, ha assolutamente bisogno di maggiori tutele?”
Infatti, l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia “non demolisce soltanto la legge 157/92 sulla tutela della fauna e regolamentazione della caccia ma anche la legge 394/91 sulle aree protette che sarebbero aperte agli spari per compiacere la lobby venatoria e degli armieri. Ma la galleria degli orrori venatori non finisce qui, perché il provvedimento presentato all’attenzione della Commissione Bilancio prevede anche un fantomatico piano ‘straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica’ che assesterebbe un colpo mortale al nostro fragile patrimonio di biodiversità”.
Ed è altresì un “gravissimo segnale” quello manifestato dalla Commissione Ambiente del Senato che, nell’esprimere il parere sul decreto-legge di riordino dei ministeri, ha approvato una osservazione in cui si chiede di individuare le modalità idonee per trasferire le funzioni statali in materia di fauna dal Ministero dell’ambiente al ministero dell’agricoltura. “Una proposta insensata, mix di incostituzionalità e illogicità, che denota la subordinazione di certa politica alle istanze di lobby venatorie e armieri”. “Chiediamo con forza ai parlamentari della Commissione Bilancio della Camera di bocciare l’emendamento ‘caccia selvaggia’. A chiederlo è anche la stragrande maggioranza di italiani che è contraria all’attività venatoria e, quindi, all’uccisione di animali per divertimento, e che – concludono le associazioni – siamo certi non mancherà di far sentire la sua protesta contro ogni disegno di deregulation venatoria”.
“E’ un emendamento illegittimo perchè di natura ordinamentale e pertanto incompatibile a norma di regolamento con la Legge di Bilancio – dicono invece Europa verde e Alleanza Verdi e Sinistra – siamo esterrefatti della sua riammissione in Commissione e chiediamo pertanto al presidente della Camera di intervenire”. “Se questo emendamento dovesse essere approvato – spiegano Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, insieme alla capogruppo alla Camera, Luana Zanella – sarebbe ‘caccia selvaggia’ e verrebbe autorizzata una strage di animali selvatici nelle aree protette dove oggi, per legge, è vietato cacciare. Inoltre, autorizzando la caccia nelle aree urbane, si metterebbe in pericolo la pubblica incolumità con il pretesto del ‘controllo’ della fauna. Il problema con l’emendamento ‘caccia no limits’ non è soltanto nel merito ma anche nel metodo: governo e maggioranza vogliono distruggere la legislazione ambientale italiana proprio in un momento in cui la biodiversità, minacciata dalla crisi climatica, dovrebbe essere maggiormente tutelata. L’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, infatti, attacca la legge 394/91 sulle aree protette che sarebbero aperte alla caccia per compiacere la lobby venatoria della cui vicinanza il partito della Premier non ha mai fatto segreto”. “Siamo alle solite: cosa c’entra la caccia selvaggia e per lo più da svolgere nei parchi con la legge di Bilancio? Da parte nostra – concludono Bonelli, Evi e Zanella – se non verrà ritirato o in mancanza di un intervento del presidente della Camera, sarà ostruzionismo”.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-14 14:37:08 ,
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Il post dal titolo: FdI vuole aprire la caccia anche nei parchi e in città, insorgono gli ambientalisti scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-12-14 14:37:08 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue