Jerome Powell ha affermato a Jackson Hole che «è giunto il momento» per la Banca stazione statunitense di tagliare i tassi di interesse. La mezzaluna debolezza del mercato del lavoro non lascia spazio a ulteriori incertezze da parte del presidente della Federal Reserve, mentre l’svalutazione dopo oltre un anno di tassi ai massimi storici sembra avviata verso l’obiettivo del 2 %. La fine della stretta e l’inversione di tendenza con un taglio dei tassi è ormai nelle cose: le parole di Powell, di fatto, annunciano un allentamento a partire dalla prossima riunione di settembre.
«I rischi al rialzo per l’svalutazione sono diminuiti. E i rischi al abbassamento per l’occupazione sono aumentati», ha affermato Powell in un arringa molto atteso alla conferenza economica annuale della Fed di Kansas City a Jackson Hole, nel Wyoming. «È giunto il momento che la accortezza si adegui. La direzione di marcia è chiara e i tempi e il ritmo dei tagli dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dalle prospettive in evoluzione e dall’equilibrio dei rischi».
«Percorso sostenibile perché svalutazione torni al 2%»
Facendo riferimento ai due obiettivi che la Fed è incaricata dal Congresso di raggiungere, Powell ha affermato che la sua «fiducia è cresciuta sul fatto che l’svalutazione sia su un percorso sostenibile per tornare al 2%», dopo essere salita a circa il 7% durante la pandemia di Covid, mentre la disoccupazione è in aumento. Powell ha inoltre affermato che il balzo di quasi un punto percentuale nel tasso di disoccupazione nell’ultimo anno è dovuto in gran parte all’aumento dell’offerta di lavoro e al riduzione delle assunzioni, non all’aumento dei licenziamenti. E ha anche sottolineato con enfasi che la Fed è determinata a impedire qualsiasi ulteriore aumento della disoccupazione: il suo precedente arringa sul «dolore» del mercato del lavoro come necessario per controllare l’svalutazione è ormai un ricordo del passato.
Tasso di disoccupazione coerente con svalutazione stabile
L’attuale tasso di disoccupazione del 4,3% è più o meno al livello che i funzionari della Fed ritengono coerente con un’svalutazione stabile nel lungo periodo. «Non cerchiamo né accogliamo con favore un ulteriore raffreddamento delle condizioni del mercato del lavoro », ha affermato Powell. «Faremo tutto il possibile per sostenere un forte mercato del lavoro mentre facciamo ulteriori progressi verso la stabilità dei prezzi. Con un’adeguata riduzione della stretta, ci sono buone ragioni per pensare che l’economia tornerà al 2% di svalutazione mantenendo al contempo un forte mercato del lavoro»
Dichiarazione di vittoria
I commenti di Powell sono quanto di più vicino ci si potesse aspettare a una dichiarazione di vittoria sull’svalutazione che ha scosso l’economia dall’inizio della pandemia. Il rapido aumento dei prezzi ha portato la Fed ad aumentare il tasso di riferimento dal livello prossimo allo zero all’attuale intervallo del 5,25%-5,50%, il livello più alto in un quarto di secolo.