Tre femminicidi del 2023 sono avvenuti con armi da fuoco detenute legalmente. C’è una cultura da sradicare, ma in Italia avere un’arma è troppo facile, i controlli troppo labili.
Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia, è così?
“Fa impressione ma purtroppo non stupisce. Come scritto nel rapporto del Senato in base alle sentenze del 2017 e 2018, il 16,1% dei femminicidi è stato commesso da persone con porto d’armi. Considerando che i possessori di licenza non superano l’8%, appare chiaro che questa limitata porzione di cittadinanza rappresenti un potenziale pericolo poiché è stata all’origine del doppio della percentuale di femminicidi”.
Ma è così facile usare un’arma?
“Ci sono delle discrasie importanti tra le norme e i controlli”
Quali?
“Chi detiene armi dovrebbe avere uno stato psicofisico sano, non fare uso di droghe o farmaci che possano alterarlo né abusare di alcol. Eppure non è richiesto alcun esame clinico, tossicologico o psichiatrico”.
E se una persona è in cura?
“Il medico non può comunicarlo alla pubblica sicurezza per privacy”.
Bonaiuti aveva una licenza per uso sportivo, come si ottiene?
“C’è un’autocertificazione che si scarica da internet e che il medico di base solitamente controfirma. Poi si va dal medico legale della Asl per una visita simile a quella della patente.
Chi non ha fatto il militare deve ottenere un certificato di maneggio delle armi con un corso di mezza giornata in un centro di tiro a segno nazionale. Infine si chiede alla questura la licenza che arriva, dopo le verifiche sulla fedina penale, entro 90 giorni. Luca Traini, l’attentatore di Macerata, la ebbe in 18 giorni”.
Quanto dura la licenza?
“Per l’uso sportivo e la caccia 5 anni.
Ma in 5 anni cambiano vite intere, il rinnovo dovrebbe essere annuale”.
Bonaiuti aveva un arsenale, possibile?
“Sì, il governo Conte I ha allargato le maglie. Ora per uso sportivo si possono detenere 3 pistole semiautomatiche con caricatori fino a 20 colpi; 12 fucili per uso sportivo tra cui rientrano gli AR-15, i più usati nelle stragi in Usa, con caricatori da 10 colpi; e fucili da caccia illimitati”.
Quante sono le licenze per uso sportivo in Italia?
“Secondo la rivista della polizia 580mila. Ma una ricerca dell’ateneo di Urbino dice che gli iscritti alle Federazioni sportive sono 120-140 mila. Ammettendo che ce ne siano altrettanti iscritti ai poligoni privati, è evidente che buona parte di chi richiede una licenza non lo fa per sport, ma per avere un’arma a dimora. Più di una”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-01-16 05:19:15 ,www.repubblica.it