Stellantis ha pronto di interrompere la produzione della Fiat 500 elettrica per quattro settimane. Una scelta che, come sottolinea The Guardian, arriva a causa della mancanza di domanda per il modello elettrico in Europa. Nel dettaglio, la realizzazione del modello nello stabilimento di Mirafiori, a Torino, è stata sospesa a partire dal 13 settembre.
La casa automobilistica nata nel 2021 dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e Psa ha fatto sapere in particolare di dover fare i conti con una “mancanza di ordini legata alle profonde difficoltà riscontrate nel mercato europeo delle auto elettriche da tutti i produttori, in particolare quelli europei“. Il recessione nella domanda di veicoli elettrici non riguarda infatti solo il gruppo presieduto da John Elkann, ma è oramai un fenomeno generale, legato soprattutto alle diverse politiche sugli incentivi verdi attuate dai vari paesi.
Le ragioni dello stop
Stellantis ha prodotto finora la Fiat 500 elettrica nello storico stabilimento di Mirafiori e ha rappresentato una delle offerte di punta del gruppo per il mercato delle auto a basse emissioni. Adesso lo stop, davanti al quale l’azienda fa sapere di non essersi trovata impreparata, avendo previsto investimenti per 100 milioni di euro allo scopo di migliorare le prestazioni delle batterie del modello e e di produrre una versione ibrida dell’auto a partire dal 2025.
I sindacati hanno spesso sollecitato un rinnovamento dell’apparato di Mirafiori, la cui produzione è diminuita drasticamente negli ultimi anni. Stellantis, da parte sua, mira a trasformare il complesso in un “vero sito di innovazione e sviluppo generale“, una mossa che ritiene possa rivelarsi fondamentale per sostenere la transizione verso una volubilità più sostenibile.
Il governo italiano ha stanziato lo scorso giugno un miliardo di euro sotto forma di incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti: ai 950 milioni direttamente riconducibili a ecobonus 2024 e vanno aggiunti infatti anche i 50 per i veicoli L (i ciclomotori e i motoveicoli a due, tre e quattro ruote) stanziati per l’anno in corso da una legge del 2020. Misure che secondo la testata britannica non hanno soddisfatto Stellantis.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2024-09-13 11:48:12 ,