La segretaria sta tornando alle battaglie care alla sinistra, ma rischia l’ammutinamento delle correnti riformiste e cattoliche
Il no all’invio di armi in Israele, l’astensione sui sostegni all’Ucraina, la battaglia sul fine vita. Negli ultimi giorni la segretaria del Pd Elly Schlein ha risfoderato temi cari alla sinistra (e a lei), probabilmente incentivata dalla sfida alle Europee ormai alle porte. Un’accelerazione, o almeno un cambio di passo, che sta per scaldando gli animi dei pezzi di partito che in quello steccato non si riconoscono, dai riformisti ai cattolici.
Ma i temi che spaccano il Pd, gi affrontati o presenti nella mozione per le primarie di Schlein, sono molti di pi: l
’abuso d’ufficio, il Jobs act, la maternit surrogata, la legalizzazione della cannabis, il terzo mandato. E anche i silenzi, come quello sulle citt ai 30 all’ora, dove il sindaco di Bologna Matteo Lepore stato per ora lasciato solo nella battaglia iniziata dal vicepremier Matteo Salvini.
Partiamo da Gubbio, dove Schlein ha aperto il fronte su Israele. Riferendosi alla risoluzione passata a Bruxelles, dove il Pd chiedeva il cessate il fuoco come precondizione del rilascio degli ostaggi israeliani, la segretaria si spinta pi in l: Dobbiamo porci la questione di evitare l’invio di armi verso il conflitto in Medio Oriente, in questo caso Israele. Non si pu rischiare vengano utilizzate per commettere crimini di guerra. I mugugni nel partito sono…
Author: Giulia Ricci
Data : 2024-01-21 11:54:01
Dominio: www.corriere.it
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