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“È con profondo dispiacere e
indignazione che mi trovo a denunciare un atto inaccettabile
avvenuto nel luogo dove è stato barbaramente ucciso Angelo
Vassallo, il sindaco Pescatore. Un luogo che rappresenta per
tutti noi un simbolo di memoria, di lotta per la giustizia e di
amore per la nostra terra, è stato scempio di un gesto che non
solo manca di rispetto, ma oltraggia la sua stessa essenza”. A
denunciarlo è Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso nonchè
presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
“In quel luogo, due anni fa, una grande frana portò via anche
l’ulivo che lì cresceva, simbolo della pace, della resilienza e
del legame con il Cilento – spiega – Dopo la tragedia, noi della
Fondazione avevamo messo degli striscioni a bandiera per trattenere
viva la memoria di Angelo e onorare il suo sacrificio. Tuttavia,
questi striscioni sono stati rimossi, e al posto dell’ulivo è
stato piantato un banano. Questo atto non è solo un’offesa al
suo ricordo, ma anche un insulto al nostro patrimonio culturale
e umano. Il banano non ha alcun legame con la nostra consuetudine
e con la terra di Angelo”.
“Sono state rimosse anche bandiere, fotografie e simboli che
ricordano il sacrificio di Angelo – aggiunge – Non sono
interessato a sapere chi sia stato. Questo non è un episodio
appartato: è il segno di una mentalità che cerca ancora oggi di
sminuire e oltraggiare la memoria di Angelo, la cui figura è
simbolo di coraggio e impegno civico. Chiediamo alla Procura di
Vallo della Lucania di intervenire subito, chiunque sia stato,
deve pagare”.
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