Dopo le parole di Meloni sulla «responsabilità»: «Sulla classe dirigente del mio partito c’è sempre qualcuno che non ti aspettavi che fa errori o cose sbagliate. Non tutti sentono la responsabilità che abbiamo, ma su questo sarò rigida»
Tengono banco le parole, dure, di Giorgia Meloni nella conferenza di inizio 2024 rivolte alla «classe dirigente» del suo partito, Fratelli d’Italia: «C’è sempre qualcuno che non ti aspettavi, fa errori o cose sbagliate. Non tutti sentono la responsabilità…». L’ultimo caso: il colpo partito la notte di Capodanno dalla pistola del deputato di Fdi Emanuele Pozzolo, per il quale la premier ha già chiesto il deferimento ai probiviri e la sospensione.
Così, il giorno dopo, cerchiamo di parlarne con la «classe dirigente», ma molti telefonini squillano a vuoto. Poi qualcuno risponde, fa parte del’esecutivo, ma vuol restare anonimo: «Forse — dice — c’è chi ha frainteso Giorgia all’inizio quando ci disse che per stare al governo bisogna avere i cogl…i. Ecco, forse, oggi ne abbiamo fin troppi in mezzo a noi». Ogni giorno, in effetti, ha la sua pena: prima del pistolero di Capodanno, c’era stata la polemica sulle doppiette ai sedicenni, proposta di legge del senatore Bartolomeo Amidei (subito ritirata), poi i bossoli al posto delle palle sull’albero di Natale dell’eurodeputato Pietro Fiocchi. E ancora: la mail del manager di 3-I Claudio Anastasio (costretto alle dimissioni) che…
Author: Fabrizio Caccia
Data : 2024-01-06 06:52:33
Dominio: www.corriere.it
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