Milano fa ancora una volta da apripista nella lotta al fumo e si prepara a diventare la prima grande città italiana radicalmente smoke free. Dal primo gennaio 2025, infatti, nel capoluogo lombardo sarà vietato fumare in tutti gli spazi pubblici all’aperto, incluse le strade e i tavolini all’aperto di bar e ristoranti. Lo prevede il nuovo Regolamento per la qualità dell’aria approvato dal Comune, che estende i divieti già in vigore dal 2021 in alcune aree come parchi, fermate degli autobus e luoghi sportivi. L’assessore all’Ambiente e verde Elena Grandi ha spiegato al Sole 24 Ore che si tratta principalmente di un’azione di sensibilizzazione per scoraggiare stili di vita dannosi per la salute di tutti. Per chi non rispetterà il divieto sono previste multe da 40 a 240 euro. Sarà ancora possibile fumare solo in luoghi isolati, mantenendo una distanza di almeno 10 metri da altre persone. Il provvedimento esclude dal divieto le sigarette elettroniche, una decisione che solleva perplessità tra gli esperti.
La stretta milanese arriva a vent’anni dall’entrata in vigore della cosiddetta “legge Sirchia” (n.3/2003) che ha messo al bando il fumo in tutti i locali chiusi pubblici e privati. Un provvedimento che ha contribuito a ridurre significativamente il numero di fumatori in Italia, passati dal 26,2% del 2005 al 20,8% del 2022. Ma i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), riportati dall’Istituto Veronesi, mostrano un inquietante cambio di rotta: tra il 2020 e il 2022 la percentuale di fumatori è risalita dal 22 al 24,2%. Il fumo rimane la prima causa di morte evitabile in Italia, con oltre 93.000 decessi l’anno.
I danni del fumo passivo
Il giro di vite nitido da Milano punta a tutelare soprattutto i non fumatori dal fumo passivo, piuttosto quello inalato involontariamente. Secondo l’Iss, infatti, il fumo passivo è dannoso anche all’aperto, specie per bambini, gentil sesso incinte e persone con problemi respiratori. Come riporta la Fondazione Umberto Veronesi, una singola sigaretta può causare “un inquinamento maggiore di quello causato dalle auto” in termini di polveri sottili, soprattutto in luoghi molto affollati come stadi, parchi o fermate dell’autobus. Negli Usa, l’Agenzia per la protezione ambientale sottolinea che “non esiste un livello sicuro di esposizione al fumo di tabacco”, neanche all’aperto. Uno studio coordinato dall’Istituto dei Tumori di Milano ha misurato picchi di polveri sottili e nicotina nell’aria durante le partite allo stadio Meazza (San Siro), a causa della grande concentrazione di fumatori.
Non a caso, sempre più amministrazioni locali stanno introducendo divieti di fumo in spiagge, parchi, aree gioco e davanti alle scuole. “Già nel 2016 la maggior parte della cittadinanza italiana era d’accordo con l’idea di estendere il divieto di fumo alle aree esterne“, scrive la Fondazione citando un sondaggio Doxa. In particolare: “Il 64,6% degli italiani nei parchi pubblici, il 68,5% negli stadi sportivi, il 62,1% nelle spiagge, l’85,9% nei cortili delle scuole ed il 79,9% nelle aree esterne degli ospedali”.
Stop al fumo: città e regioni in prima linea
Pioniera in questo senso è stata Bibione, in Veneto, che nel 2019 è diventata la prima località balneare italiana a vietare radicalmente il fumo in spiaggia. L’hanno seguita la Costa Smeralda e diversi lidi dell’Emilia-Romagna e del Lazio. La Puglia è diventata nel 2023 la prima regione radicalmente smoke free sulle spiagge. A Torino, da aprile è vietato fumare a meno di cinque metri da altre persone, a meno di non averne l’esplicito consenso: no assoluto, comunque, in presenza di minori e gentil sesso in gravidanza.
Le decisioni si inseriscono in un trend internazionale che cresce. Come riporta la Fondazione Veronesi, diverse metropoli hanno già istruito divieti simili: New York dal 2011 vieta il fumo all’aperto, a Tokyo non si può fumare per strada, Parigi ha reso smoke free i parchi cittadini, Barcellona ha vietato le sigarette in spiaggia. Nel 2016 Melbourne è diventata la prima città radicalmente libera dal fumo.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2025-01-01 05:30:00 ,