G20: Legambiente, Italia pagherà caro la corsa al gas – Campania

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‘Non è soluzione’. Esposto striscione’Vedi Napoli e poi muoviti’


(ANSA) – NAPOLI, 15 LUG – Un mega striscione ‘Vedi Napoli e
poi muoviti!’, esposto a Castel dell’Ovo e piazza Plebiscito,
per chiedere “politiche vere ed incisive per rispondere alla
crisi climatica”. E’ l’iniziativa di Legambiente in vista del
G20 che si terrà, proprio a Napoli, il 22 ed il 23 luglio. “Per
raggiungere gli obiettivi climatico-ambientali che l’Unione
Europea ci chiede come Stato Membro (riduzione delle emissioni,
quota FER, efficientamento energetico) ogni Paese ha
identificato una strategia interna attraverso un Piano Energia e
Clima. Per l’Italia ruolo cruciale sarà il phase out dal
carbone, cioè la chiusura o riconversione al 2025 degli impianti
alimentati a carbone presenti sul territori – spiegano gli
ambientalisti – Sono 110 le infrastrutture a gas previste nel
nostro Paese. Una corsa al gas che, se tutte le opere fossero
approvate, il nostro Paese pagherà dal punto di vista climatico
ed economico con una spesa stimata di 30,2 miliardi di euro – 15
miliardi che pagheremo in bolletta per il nuovo sussidio a
sostegno delle centrali che affronteranno i consumi di picco, 11
miliardi per l’ampliamento e la nuova costruzione di centrali a
gas e 4,2 miliardi per i nuovi km di metanodotti. Un importo
pari quasi a una finanziaria pre-Covid a disposizione del
settore fossile.
   
“Non sarà così che risolveremo l’emergenza climatica e
aiuteremo territori, cittadini e cittadine – dice Katiuscia
Eroe, Responsabile Energia Legambiente Nazionale – ma solo
puntando su rinnovabili, accumulatori, pompaggi ed idrogeno
verde lì dove necessario, e senza sprecare risorse pubbliche e
private da
destinare, invece, alla vera transizione energetica, quella
fatta da infrastrutture ad emissioni zero. La sfida ora è
investire su un nuovo modello energetico”. (ANSA).
   

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