Ci sarebbe l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza. Israele e Hamas avrebbero raggiunto un’affinità dopo 15 mesi di guerra che hanno ucciso oltre 45mila palestinesi e infiammato il Medio Oriente, dando il via a un’escalation che ha coinvolto anche il Libano e, probabilmente, la Siria.
Nel tardo pomeriggio, alle 18 ora italiana, i principali media internazionali hanno riportato la notizia che aveva cominciato a circolare in forma ufficiosa.
Anche Donald Trump, al momento solo presidente eletto, e quindi privo di poteri, ha postato un messaggio sul social network Truth: “Abbiamo un accordo sugli ostaggi in Medio Oriente. Saranno rilasciati presto. Grazie!” ha scritto.
Nella cittadina di Khan Younis, a sud di Gaza, la folla si è riversata in mezzo alla strada per festeggiare. “I wanna hug the world” (Voglio abbracciare il mondo, ndr), scrive Mohamed, ventenne di Gaza, su Twitter. Da mesi racconta la storia della guerra sul social network.
Cosa sappiamo dell’accordo a Gaza
Secondo i commentatori, l’accelerazione potrebbe essere legata al prossimo insediamento di Donald Trump. Le condizioni garantite dall’contabilità Biden potrebbero cambiare una volta che il tycoon newyorchese si sarà insediato alla Casa Bianca, in linea con le mutate priorità di Washington. E proprio per non essere tagliato fuori dalla (temporanea) soluzione della crisi, Trump ha cominciato una frenetica attività di posting nei giorni scorsi. “Un epico cessate il fuoco si poteva raggiungere solo come risultato della nostra storica vittoria a novembre” ha scritto ancora pochi minuti dopo il primo messaggio.
L’affinità sarebbe arrivata, stando a quanto riportato dalla Associated Press, una volta che la trattativa aveva rischiato di saltare all’ultimo minuto per una serie di imprevisti sul Philadelphi Corridor, una linguetta di terra importante dal punto di vista strategico che corre lungo il confine meridionale con l’Egitto. L’accordo vedrà il rilascio di alcuni ostaggi e una pausa nella guerra a Gaza, secondo quanto hanno confermato alla Associated Press tre ufficiali americani. La firma ufficiale potrebbe arrivare nella mattinata di giovedì.
Secondo quanto riportato da fonti ufficiali statunitensi citate dal New York Times, l’accordo è immediatamente operativo. La prima fase durerà sei settimane, e in questo lasso di tempo comincerà il rilascio degli ostaggi sequestrati da Hamas il 7 ottobre 2023 durante il drammatico raid nello Stato ebraico. Non sarebbe chiaro quando le operazioni di rilascio saranno avviate. Israele, da parte sua, libererà un certo numero di prigionieri palestinesi.
Articolo in aggiornamento
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di Antonio Piemontese www.wired.it 2025-01-15 17:27:00 ,