La ministra: s al manifesto di Calenda, ci che serve all’Italia. L’addio delle deputate Versace e Baroni e di un assessore lombardo
Alle 13.06 Mariastella Gelmini dice s ad Azione di Carlo Calenda. La ministra agli Affari regionali si serve di un tweet: Ho letto il manifesto di Azione. Europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. l’agenda Draghi ed quello che serve all’Italia.
Un terremoto investe Forza Italia. Perch nello stesso giorno in cui si registra l’adesione di Gelmini al partito di Calenda, tre azzurri lasciano la abitazione berlusconiana. Questa volta il turno della deputata di Mantova Anna Lisa Barone, dell’assessore lombardo alla abitazione, Alessandro Mattinzoli, e della parlamentare ed ex atleta paralimpica Giusy Versace. Era nostro dovere — afferma Versace — garantire stabilit al Paese e continuit a questo governo che ben stava lavorando, portando al termine naturale la legislatura, fra qualche mese, con altruismo e coerenza. Si fa notare che i tre nomi dei fuoriusciti sono riconducibili alla Lombardia e soprattutto sono legatissimi alla ministra degli Affari regionali che, secondo indiscrezioni, starebbe cercando di far traghettare in Azione gli scontenti di FI. Non solo. Si vocifera che nelle prossime ore altri parlamentari potrebbero fare la medesima scelta. Con l’auspicio, sussurrano in ambienti vicini alla ministra agli Affari regionali, che alla fine si possa aggiungere anche l’altra ministra draghiana Mara Carfagna, che ha gi manifestato il suo malcontento per la linea del partito. La titolare del dicastero del Sud non ha ancora preso una decisione e i parlamentari a lei pi vicini attendono il suo verdetto prima di abbandonare FI.
In attesa di capire se altri approderanno in Azione, il partito si sta strutturando sia a livello territoriale sia per competenze. E c’ una domanda che in tanti si pongono: qual la squadra di Calenda? Se vogliamo — risponde Matteo Richetti, presidente e cofondatore di Azione — la segreteria il team del segretario, la direzione l’organo di indirizzo politico, l’assemblea il Parlamento e i responsabili tematici sono una sorta di ministri ombra, coloro che danno a Carlo la lettura delle questioni tematiche. Come vicesegretario, ad esempio, c’ Enrico Costa, figlio d’arte, avvocato, un passato in FI, viceministro del governo Renzi. A lui la delega al Parlamento e alle alleanze, senza perdere di vista il dossier che pi lo appassiona: la giustizia. L’altro numero due Antonio Mazziotti, avvocato specializzato in diritto delle societ e dei mercati, presidente della commissione Affari costituzionali nella scorsa legislatura, coordina la segreteria e si occupa di riforme istituzionali.
Fra le persone che Calenda pi ascolta c’ anche Emma Fattorini, senatrice del Pd dal 2013 al 2018, ordinaria di storia contemporanea alla Sapienza, vicepresidente del partito assieme a Giulia Pastorella, consigliera comunale di Milano. Raccontano che una figura chiave Mario Raffaelli, vecchia conoscenza negli anni della Prima Repubblica, essendo stato sottosegretario di svariati governi. Raffaelli viene considerato l’uomo macchina del partito. Quanto ai responsabili tematici, i ministri ombra, Calenda si affida ai suggerimenti di Stefano Allievi, professore di sociologia specializzato nello studio dei fenomeni migratori. Nel suo ultimo libro — racconta Richetti — scrive “se io fossi ministro dell’Interno…”. Poi c’ Nunzio Angiolo, docente di economia all’Universit di Foggia, che segue il dossier Aree interne, l’imprenditore Alberto Baban per il settore imprese, l’ex segretario della Cisl Raffaele Bonanni per le relazioni industriali, e ancora l’igienista, gi consigliere del ministro Roberto Speranza per il Covid-19, Walter Ricciardi (Sanit) e Vincenzo Camporini per il settore Difesa. Un altro nome chiave l’economista Gabriele Franchi che guida il centro studi del partito e assieme ad altri otto esperti realizza indagini su ogni proposta spiegandone ricadute e punti di forza. E poi Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani. A lui — sottolinea Richetti — abbiamo affidato la stesura del programma per la ricostruzione dell’Italia.
25 luglio 2022 (modifica il 25 luglio 2022 | 23:17)
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Giuseppe Alberto Falci , 2022-07-25 21:19:43 ,