Genova, il cold case del delitto del trapano: il Dna scagiona il primario sospettato dopo la morte, ma le indagini vanno avanti

Genova, il cold case del delitto del trapano: il Dna scagiona il primario sospettato dopo la morte, ma le indagini vanno avanti

Genova, il cold case del delitto del trapano: il Dna scagiona il primario sospettato dopo la morte, ma le indagini vanno avanti



Da un lato un primo risultato negativo, dall’altro altri accertamenti grazie alle nuove tecnologie. Sono i nuovi sviluppi dell’inchiesta sull’omicidio di Maria Luigia Borrelli, la donna di 42 anni, infermiera di giorno e prostituta di notte, uccisa in vico Indoratori il 5 settembre 1995. La comparazione del Dna del nuovo sospettato, un medico ormai deceduto, ha dato esito negativo: non ci sarebbe compatibilità.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-07-25 18:22:14 ,genova.repubblica.it

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