Gentiloni a Washington discute di Ucraina ed economia con Yellen e Powell

Gentiloni a Washington discute di Ucraina ed economia con Yellen e Powell

Gentiloni a Washington discute di Ucraina ed economia con Yellen e Powell


Missione a Washington per discutere del sostegno all’Ucraina e dello stato dell’economia per Paolo Gentiloni, che nel pomeriggio di ieri ha incontrato sia la Segretaria al Tesoro Janet Yellen che il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell.

Il Commissario europeo per l’Economia ha anche avuto un faccia a faccia a porte chiuse con analisti senior del centro di ricerca Brookings Institution. Oggi si recherà a Boston per un intervento alla Harvard University, in apertura della Harvard European Conference, organizzata presso la Harvard Kennedy School e giunta alla decima edizione. Il titolo della conferenza è significativo delle sfide aperte: “2024: Un continente al bivio”. Con l’accento su quello che viene definito come un “momento decisivo per le relazioni transatlantiche” al cospetto di molteplici appuntamenti elettorali, nel vecchio e nuovo continente.

Il colloquio con Yellen è stato dominato dall’Ucraina. “Abbiamo concordato sull’importanza fondamentale di mantenere un forte sostegno a favore dell’Ucraina nella sua continua lotta contro l’aggressione russa”, ha affermato Gentiloni in un messaggio su X, l’ex Twitter, al termine del meeting. Ha sottolineato come in gioco sia una “battaglia per la libertà e i valori che sono cari all’Europa e all’America”. Il Commissario ha inoltre indicato: “E’ sempre un grande piacere incontrare la Segretaria Yellen”.

Gentiloni: “Il Pnrr può essere un antidoto alla crescita bassa”

Il capitolo degli aiuti a Kiev è caldo. L’amministrazione di Joe Biden è impegnata a sbloccare in Congresso finanziamenti per Kiev da 60 miliardi di dollari, assieme a fondi per Israele e per aiuti umanitari sia ai palestinesi che agli ucraini. Passi avanti sono emersi al Senato ma non è ancora chiaro se la legislazione ha i voti per passare alla Camera, dove i repubblicani sono in maggioranza e sono scettici su nuovi impegni internazionali soprattutto a fianco di Kiev.

I senatori hanno votato 67 a 32 per l’avvio del dibattito sul piano, che contiene anche fondi per Taiwan e in totale è pari a 95 miliardi. Un precedente e più ampio pacchetto da 120 miliardi che prevedeva in aggiunta fondi per gestire la crisi dell’immigrazione negli Stati Uniti è naufragato per il no dei conservatori.



Source link

Previous «Il dubbio era sulla premier Ma di questo non si parlava»- Corriere.it

Leave Your Comment