“Il mio contratto globale con la Hbo è stato sospeso il 1° giugno“, ha scritto Martin nel suo ultimo post su Not a Blog. “Ho ancora molto da fare, naturalmente. In questo sono uno dei fortunati. Questi scioperi non riguardano gli sceneggiatori, i produttori o gli showrunner, che per la maggior parte sono bravi. Stiamo scioperando per gli scrittori esordienti, per gli story editor, per gli studenti che sperano di sfondare, per l’attore che ha quattro battute, per il ragazzo che lavora al suo primo impiego da dipendente e che sogna di creare un giorno il suo show, come ho fatto io negli anni ‘80”. Martin ha aggiunto: “È difficile raggiungere un accordo quando la controparte non vuole nemmeno sederci al tavolo”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda la seconda stagione di House of the Dragon, Martin ha dichiarato che tutte le sceneggiature sono state completate mesi prima dello sciopero e, per quanto ne sa, da allora non è stato scritto nulla. Ha confermato le recenti notizie secondo cui la serie è ancora in fase di riprese perché la produzione si svolge principalmente a Londra. Martin sottolinea il lato positivo della cosa, ovvero che così gli resterà più tempo per lavorare alla pièce teatrale Il Trono di Spade, lasciando intendere che una prima londinese non sia lontana. Ha aggiunto che sta lavorando all’attesissimo romanzo The Winds of Winter “quasi ogni giorno”, ma…. non c’è ancora una data di pubblicazione in vista.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2023-07-25 07:56:21 ,