Quando Gian Piero Ventrone, deceduto improvvisamente per un malore a 62 anni, arrivò alla Juventus portato da Lippi, molti celebrati campioni si domandarono se quel preparatore atletico non fosse un po’ matto. Mai nella vita avevano lavorato tanto senza pallone, mai avevano sputato sangue e vomitato, letteralmente, per la fatica. Mai si erano preparati a ritmo di musica rock.