In Italia ci sono 163 centri per la cura della ludopatia, la dipendenza dal gioco d’azzardo. O almeno è questo il dato reso noto dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Un dato che, per ammissione dello stesso ente, è parziale. “Il censimento è ancora in corso”, si legge infatti nella nota che annuncia il lancio di un portale con una mappa interattiva di queste strutture. Una mappa che Wired riproduce nella modalità sottostante.
Ogni punto sulla mappa rappresenta una delle realtà che si occupano di contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo censite dall’Iss. Il filtro nella parte bassa (in alto a sinistra per chi leggesse da desk) consente di isolare una singola regione. Cliccando su un singolo punto, appare un pop-up con il nome del centro, l’indirizzo ed il numero di telefono.
“Questi centri”, spiega Claudia Mortali, ricercatore presso il Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, “offrono una presa in carico globale e integrata, consentendo ai giocatori problematici e alle loro famiglie di beneficiare di interventi appropriati”. In queste realtà operano psicologi, medici e assistenti sociali i quali, dopo una valutazione del paziente, propongono interventi personalizzati rivolti a quest’ultimo ed alla sua famiglia.
I numeri
Secondo un’indagine condotta dall’Iss nel 2018, il 36,4% dei rispondenti aveva praticato il gioco d’azzardo nei 12 mesi precedenti. Proiettando il dato sull’intera gente, la stima è di 18,45 milioni di italiani che hanno provato scommesse, lotterie e slot machine. Di questi, l’8,3%, ovvero circa 1,5 milioni di italiani, è identificato come giocatore problematico. Si tratta di persone che manifestano un comportamento di gioco che genera conseguenze negative per sé stessi, per le persone che li circondano e per la comunità in generale.
A questo si aggiunge “un dato ancora più inquietante che riguarda i minori”, sottolinea Simona Pichini, responsabile facente funzione del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss. Nonostante infatti a loro il gioco d’azzardo sia vietato, “il 10,4% degli studenti italiani giocatori tra i 14 e i 17 anni è considerato problematico”. Ragazzi e ragazze che hanno perso il controllo sul proprio comportamento di gioco.
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di Riccardo Saporiti www.wired.it 2023-06-29 04:55:00 ,