La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia vede un’Italia alle ultime posizioni in Europa per la tutela dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. È il verdetto della Rainbow Map tracciata da Ilga, l’associazione internazionale a supporto di queste categorie. Il punteggio di 24,76% ci colloca 34esimi fra gli Stati del Continente e 22esimi nell’Unione europea. Un dato ben distante da Malta che guida entrambe le classifiche con un 89,29%. L’Italia si trova ultima tra i Paesi fondatori dell’Ue e sotto buona parte di quelli dell’Est.
L’appello di Bruxelles
L’alto rappresentante Josep Borrell ha espresso preoccupazione per il diffondersi della retorica anti-lgbt+ e sottolineato l’aumento dei livelli di violenza, discriminazione ed esclusione in Europa registrato da Ilga e dall’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali (Fra). Ha inoltre invitato le 67 “giurisdizioni statali in tutto il mondo che ancora criminalizzano l’omosessualità, 11 delle quali impongono la pena di morte per le relazioni omosessuali consensuali, a porre immediatamente fine a questa pratica discriminatoria”.
I dati in Italia
Secondo i dati raccolti tra aprile 2022 e marzo 2023 da omofobia.org, sono 165 i morti di omolesbobitransfobia in Italia, per il 64% uomini cisgender. Il 40% degli episodi si verificano per strada e il 6% sul luogo di lavoro. Tra le 115 denunce penalmente rilevanti in analisi circa il 50% riguardano aggressioni fisiche o omicidi.
Un’indagine condotta per il 2022 da Istat e Unar rivela che proprio in ambito lavorativo il 41,4% di omosessuali e bisessuali dichiarano di sentirsi discriminati in almeno un campo tra “carriera e crescita professionale, riconoscimento e apprezzamento, reddito e retribuzione”. Tra le 1200 persone, che hanno partecipato compilando un questionario online, il 79,6% si sono definite omosessuali e il 20,4% bisessuali, in prevalenza uomini tra i 18 e i 34 anni con un alto livello di istruzione.
Ieri i report di Ilga e omofobia.org hanno spinto il presidente dell’associazione Gaynet, Rosario Coco, a definire “increscioso, di fronte ai nuovi dati, l’atteggiamento dei ministri Valditara e Roccella, che, rispettivamente, non provvedono alla circolare nelle scuole per la giornata contro l’omolesbobitransfobia, indetta con la risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007, e tengono bloccati i fondi per le case rifugio”.
Il confronto Pd-Valditara
Anche dalle opposizioni sono arrivate le critiche per il mancato invio della circolare alle scuole contrariamente a quanto accaduto lo scorso anno. Irene Manzi, responsabile Scuola, e Alessandro Zan, responsabile Diritti della segreteria del Pd, scrivono che “sarebbe grave venire meno a questo impegno”, concludendo che “il contrasto all’omotransfobia parte dalle aule: l’educazione al rispetto delle differenze è un valore”. La replica via Twitter del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, lamenta “le solite polemiche divisive dell’onorevole Manzi. Aspetti il 17 maggio poi giudicherà”. L’invito viene accolto dalla dem che commenta sul social network: “Siamo certi, visto questo tweet, che celebrerete la giornata contro l’omotransfobia che è tutto tranne che divisiva. Come ci si può dividere contro le discriminazioni e la violenza? Quale esponente delle istituzioni potrebbe essere mai contrario?”.
La condanna dei Pro Vita
Pro Vita e Famiglia Onlus ha affidato al comunicato del portavoce, Jacopo Coghe, la condanna di “eventi gender nelle aule dei nostri figli” e delle scuole “che, contrariamente a quanto dice la legge, propongono la cosiddetta carriera alias”. Per l’organizzazione tradizionalista esiste il “rischio di instaurare nella mente di giovani e adolescenti, che già vivono un periodo fragile e spesso confuso della loro vita, la falsa e anti-scientifica convinzione che si possa ‘nascere nel corpo sbagliato’”. Pro Vita e Famiglia Onlus nega inoltre l’esistenza di “un’emergenza omofobia”, citando gli ultimi dati dell’“Oscad, relativi al 2021, che parlano di 77 segnalazioni riguardanti l’omotransfobia su un totale di 361 di matrice discriminatoria, in netto calo rispetto agli anni precedenti”.
Gli eventi della Giornata internazionale
Molte le iniziative sui territori, tra cui si segnalano la presentazione a Reggio Emilia del premio “Capitale europea dell’inclusione e della diversità”, ricevuto a Bruxelles lo scorso 27 aprile. A Roma il Maxxi espone in anteprima sei fotografie della serie i Travestiti di Lisetta Carmi. A Modena l’Open Space Fondazione Marco Biagi ospiterà la presentazione dei dati sulle carriere alias nelle università Italiane al termine della lezione del professor Fabio Aricò (University of East Anglia). A chiudere gli appuntamenti, Bari illuminerà con i colori dell’arcobaleno la torre del palazzo della Città metropolitana e la fontana monumentale di piazza Moro.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-05-17 06:00:51 ,www.repubblica.it