Giornata mondiale dei diritti del bambino, SoS per l’obesità – Campania

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Un panino elaborato sula base della Carta dei diritti alimentari


(ANSA) – NAPOLI, 18 NOV – SoS obesità tra i bambini, specie
in Campania. In questo quadro in occasione della Giornata
Mondiale dei diritti del bambino, Rosaria Castaldo, founder di
Med in Eat, in collaborazione con la food blogger Ornella
Buzzone e patronne della paninoteca “Public house” di Caserta,
ha ideato, contro il fat shaming, fa sapere una nota, “un panino
elaborato sulla base della Carta dei diritti alimentari per la
crescita. Nasce ‘Boom bun’, panino colorato farcito con un
burger di zucca, mozzarella, pomodori confit, spinaci e maionese
di pomodoro “home made” che racchiude, sottolineano gli
ideatori, “i principi della corretta proposta alimentare 4.0 a
misura di bambino che tenga conto anche dell’educazione
ambientale: è privo di carne, nel rispetto della sostenibilità
della Terra; è colorato, goloso come piace ai bambini; è
proporzionato nel peso, nei grassi, carboidrati, vitamine e
proteine senza diventare “dietetico”; è sostenibile ed educativo
perché a base di ingredienti del territorio; è “gourmet” perché
i bambini devono allenare il palato; è facile da riprodurre a
abitazione”.
   
Il 20 novembre, si evidenzia ancora, coincide con il giorno in
cui l’Assemblea generale Onu adottò la Dichiarazione dei diritti
del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del
fanciullo, nel 1989. Adottata in Italia nel 1991. “A distanza di
trent’anni sono ancora troppi gli abusi subiti dai bambini nel
mondo: la guerra, lo sfruttamento, la fame e, nei Paesi
occidentali l’obesità” si afferma nella nota .
   
L’Italia, secondo gli ultimi dati dell’indagine ministeriale
Okkio alla Salute, è tra i Paesi europei con i valori più
elevati di eccesso di peso nei bambini. Ma i numeri più
allarmanti arrivano proprio dalla Campania dove oltre il 40% dei
bambini è in sovrappeso (di cui circa la metà obeso) portando
così la regione al primo posto della classifica, seguita da
Calabria e Puglia.
   
“Un dato inaccettabile se consideriamo che la Campania è la
patria della Dieta Mediterranea e che i dati Okkio sono
pre-pandemia per cui oggi potrebbero essere peggiorati – spiega
Castaldo, ideatrice del marchio Slurp Kids e della Carta -.
   
Questa situazione inoltre favorisce episodi di fat shaming tra i
più piccoli che creano traumi e conseguenze spesso gravi. Stiamo
allevando i malati della prossima generazione”.
   
Già dal 2005 Med in Eat, con il progetto Slurp Kids, ha
affrontato la problematica lanciando la Carta dei diritti
alimentari per la crescita elaborata con il coinvolgimento di un
panel tecnico-scientifico tra i quali Gualtiero Marchesi chef,
il prof. Francesco Tonucci del CNR, sociologo ideatore della
Città dei bambini e il nutrizionista Giorgio Calabrese. (ANSA).
   

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