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Le europee hanno dimostrato un evidente spostamento a destra del Parlamento. Resta ancora da capire come questi risultati possano dare la forza ai partiti di travolgere gli equilibri europei. Giorgia Meloni sembra però essere stata brutalmente esclusa dalle riunioni dei negoziatori a Bruxelles, trovandosi in una posizione tutt’altro che confortevole. “Ho trovato surreale che alcuni siano arrivati coi nomi senza neanche tentare prima una riflessione su quale fosse l’indicazione dei cittadini”, ha dichiarato la premier alla festa dei cinquant’anni de Il Giornale. L’obiettivo di Meloni è quello di ottenere un posto in prima fila in europarlamento, con una delega di peso tra le 26 poltrone della Commissione. Tuttavia, le sue decisioni sembrerebbero essere destinate a rompere le linee. Ne abbiamo parlato con Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura e direttore di Historica edizioni. L’intervista.
Giubilei, Meloni se vota Von Der Leyen perde il sostegno di Ecr, mentre se vota contro perde la faccia dopo mesi di flirt e diventa irrilevante all’opposizione. È in un vicolo cieco?
Innanzitutto, bisogna vedere quale sarà il risultato delle elezioni francesi, che diventa poi determinante a cascata anche per gli equilibri europei. È chiaro che se dovesse vincere Le Pen sarebbe un dato politico che non si può non tenere in considerazione. A quel punto si avrebbe un governo di destra, come in Italia. Se due nazioni europee su tre hanno un governo spostato…
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di Samuel Botti
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2024-06-21 16:32:08 ,